Askatasuna Aurrera

ETA: due arrestati a Bilbao per il reato di “umiliazione delle vittime del terrorismo”

La Guardia Civil ha arrestato due persone accusate di aver attaccato e distrutto in una dozzina di occasioni i tributi collocati nelle rovine della caserma di Legutiano (Álava) in memoria dell’agente Juan Manuel Piñuel ucciso dall’ETA nel 2008 dall’esplosione di un furgone bomba caricato con 150 chili di esplosivo che la formazione paramilitare basca aveva  parcheggiato alle porte del complesso e distrutto completamente la base di polizia.

I due arresti sono stati effettuati questa mattina a Bilbao e Legutiano per un “presunto crimine di umiliazione delle vittime del terrorismo”, come riportato dalla Guardia Civil attraverso una dichiarazione. Si attribuisce ai due militanti “sistematici” attacchi  ai distintivi commemorativi posti in memoria dell’agente fin dal febbraio 2017, ma “rimossi e / o distrutti” una volta sostituiti.

Tutte queste azioni, afferma sempre la Guardia Civil, “potrebbero costituire un presunto crimine di umiliazione alle vittime del terrorismo”, quindi questa mattina hanno proceduto all’arresto di due persone dopo essere state identificate come presunte responsabili del ritiro e della distruzione in un dieci occasioni di elementi commemorativi e tributi all’agente Piñuel, dopo le indagini condotte dalla benemerita. L’operazione è stata effettuata dal Servizio informazioni di questa forza di polizia e coordinata dalla Corte centrale di istruzione numero 3 della Corte nazionale.

Piñuel, sposato e con un figlio, era stato destinato per soli due mesi a Legutiano quando morì a causa dell’esplosione del furgone che Euskadi Ta Askatasuna aveva abbandonato all’ingresso della caserma poco prima delle tre del mattino da due volontari attesi  da una macchina che li aspettava nelle vicinanze. Il veicolo esplose pochi istanti dopo e senza preavviso, quando Piñuel, che era allora in uno dei posti di blocco, stava cercando di attivare l’allarme con i suoi compagni di squadra. L’agente, originario di Melilla ma residente a Malaga, morì praticamente subito, raggiunto dalla deflagrazione, che spazzò via la caserma, dove risiedevano quindici famiglie, tra cui diversi bambini.

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

Related Articles

Close