Le Nazioni Unite hanno iniziato i sopralluoghi nelle località maggiormente colpite mentre l’aiuto americano è stato rifiutato dall’esecutivo militare al potere.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon si dice “molto rattristato dalla notizia che migliaia di birmani sono stati colpiti dal ciclone. Le Nazioni Unite faranno tutto il possibile per aiutare la popolazione, mandando l’assistenza umanitaria necessaria”. Problemi di comunicazione con alcune zone remote della Birmania stanno impedendo all’Onu di “stabilire l’esatta entità della crisi”.
Nel frattempo la giunta militare al potere ha rinviato al 24 maggio il referendum sulla costituzione, in precedenza fissato per il 10 maggio.