Distretto Nord

Attacchi a Cluan Place, interfaccia lealista a East Belfast

Bambini a Cluan Place | Foto di Arthur Allison | Pacemaker PressI residenti sul lato lealista di una travagliata interfaccia nella zona di East Belfast hanno parlato della loro paura dopo “otto mesi di continui attacchi settari” sulla loro strada.

E in un appello alla PSNI di “smetterla di ignorarci” e fare qualcosa per gli oggetti letali che vengono gettati oltre il muro della pace che li separa dai loro vicini nazionalisti, gli abitanti di Cluan Place hanno espresso la preoccupazione che i paramilitari potrebbero intervenire e vendicarsi.

Donne e bambini parlato dei bulloni industriali, delle palle da biliardo e da golf, delle bottiglie di vetro, delle pietre e delle bombe molotov che sono state gettate oltre il muro divisorio in “innumerevoli attacchi” – ognuno dei quali segnalato alla polizia.

Ad Emma Dryburgh, madre di due figli, hanno lanciato una bottiglia molotov nel giardino sul retro, all’inizio di luglio.

“Tutto il giardino era in fiamme”, ha detto.

“Tutti i giocattoli dei miei figli sono andati in fiamme. Cosa sarebbe accaduto se stavano giocando in giardino?

“E’ questo quello che vogliono? Sentire la notizia che uno dei nostri bambini è stato sepolto? Se una di quelle viti in metallo o palle da biliardo dovessero colpire un bambino sulla testa, lo lascerebbe stecchito”.

Danielle Brown è in lista d’attesa all’Housing Executive per traslocare da Cluan Place.

“La mia primogenita mi chiede tutto il tempo, «Quei cattivi ragazzi stanno venendo a tirarmi le pietre?»”, ha raccontato.

“Lei ha paura di dormire nel suo letto ed è diventata balbuziente, credo a causa di questo”.

Ha ricordato un incidente dello scorso ottobre, quando circa 40 bottiglie di vetro sono state gettate oltre il muro alle 22 di una domenica.

“Ho dovuto far alzare i bambini dal letto, mettergli addosso delle coperte e farli uscire in strada. Non so quante volte abbiamo dovuto radunare i nostri figli e correre al sicuro”, ha detto.

Maggie Hutton, operatrice comunitaria della zona, ritiene che la polizia deve agire.

“Quando la polizia risponde ai rapporti, li spacciano come piccoli problemi anti-sociali, ma questo è settario e se si getta un sasso nel fiume, l’acqua si increspa.

“Se la nostra comunità sente che loro (la polizia), non sta facendo il loro lavoro, a chi dobbiamo rivolgersi?

“Altra gente sarà coinvolta, ci saranno ritorsioni ed un sacco di problemi. Non lo vogliamo – tutto quello che vogliamo è vivere in pace”.

Un portavoce della PSNI ha negato che Cluan Place veniva ignorato, dicendo che risponde a “tutti gli incidenti segnalati in conformità con la minaccia rappresentata da individui”.

Ha aggiunto che la visibilità della polizia è stata aumentata nella zona.

“Questa presenza della polizia ha anche cercato di verificare la natura delle segnalazioni ricevute e, se possibile, di identificare le persone coinvolte”, ha proseguito.

“Cluan Place è una zona di interfaccia ed è soggetta a una serie di problemi che sono difficili per tutti gli individui che vivono in queste aree e per la società in generale”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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