Avanti, senza compromessi, fino alla libertà

Massimiliano Vitelli, LET correspondent

Nella mente di Michael Collins, quel 6 dicembre del 1921, un solo pensiero: liberare 26 delle 32 contee irlandesi dal dominio illegittimo dell’Inghilterra e gettare le basi per ottenere, in un breve futuro, la riunificazione dell’isola. La firma del trattato anglo-irlandese prevedeva infatti che le 6 contee rimaste sotto il controllo della Regina potessero essere annesse allo Stato Libero d’Irlanda nel momento in cui la maggioranza dei loro abitanti avesse espresso questo volere.

Des Dalton
Des Dalton
Dopo 86 anni, una maggioranza protestante ed unionista, rende ancora impossibile questa riunificazione. I “troubles”, letteralmente “problemi”, (un raro esempio di perfetto eufemismo considerando i circa 3000 morti che hanno insanguinato questo conflitto) hanno attraversato quasi un secolo di storia marcando linee di confine invisibili agli occhi (se si esclude la “peaceline” di Belfast) ma indelebili nelle menti e nelle anime degli abitanti di entrambe le comunità. Con la dismissione dell’arsenale dell’I.R.A. e con la recente accettazione della Police Service of Northern Ireland, la parte cattolica/repubblicana guidata da Gerry Adams (leader dello Sinn Féin) ritiene di aver teso la mano al reverendo Paisley (leader protestante/unionista) per uno storico accordo. Il resto della comunità cattolica nord-irlandese, quella che mai accetterà la presenza britannica, grida il suo dissenso. Adams ha tradito gli ideali, i principi, i valori. Il Republican Sinn Féin, organizzazione scissasi nel 1986 dallo Sinn Féin proprio per questo cambiamento di rotta, porta avanti la lotta per ottenere il totale e incondizionato abbandono dell’isola d’Irlanda da parte del governo britannico. Des Dalton, vice-presidente del R.S.F., non accetta compromessi, né ora né mai.

Signor Dalton, cosa significa presentarsi come indipendenti alle elezioni in Irlanda del Nord?
I candidati del Republican Sinn Féin non hanno partecipato alle elezioni come indipendenti. Poiché noi rifiutiamo il riconoscimento del paese delle “Sei contee” non ci siamo presentati come “partito politico”, ed è per questo motivo che il nome R.S.F. non compare nelle schede elettorali. I media hanno ripetutamente fatto riferimento ai candidati del R.S.F. come candidati indipendenti. Ciò è piuttosto deliberato, la loro intenzione è infatti di negare l’esistenza di un’opposizione organizzata contro la svendita dell’Irlanda al potere britannico. Il Republican Sinn Féin si è presentato su base astensionista in sei distaccamenti: Mid Ulster, Brendan McLoughlin (ex H block hunger striker); West Belfast, Geraldine Taylor; Fermanagh/South Tyrone, Michael McManus; East Derry, Michael McGonigle; Upper Bann, Barry Toman (ex pow); West Tyrone, Joe O’Neill.

RSFDopo l’ostruzionismo nella roccaforte degli ex-provisionals ed a Stormont, che intenzioni avete?
Il Republican Sinn Féin intende fornire leadership, direzione ed un programma concreto di lavoro a quella porzione del popolo irlandese che non accetterà mai la dominazione britannica in Irlanda. Partecipando a queste elezioni, unitamente ad altre nostre attività, intendiamo costruire un movimento di massa tra la gente irlandese che si opponga alla dominazione britannica.

Il Republican Sinn Féin è un partito astensionista, in cosa consiste esattamente questa politica?
Astensionismo significa rifiutare di conformarsi e prendere parte alle strutture britanniche di comando e divisione in Irlanda. La Leinster House (assemblea delle 26 contee) e Westminster (parlamento britannico), non sono passi in avanti in direzione della libertà dell’Irlanda, sono bensì barriere che impediscono la creazione di una Irlanda libera ed indipendente. Partecipare a tali assemblee significherebbe legittimare la divisione irlandese e la dominazione britannica. Lo Sinn Féin fu fondato nel 1905 con l’obiettivo di creare un parlamento unico irlandese, eletto dalla gente di 32 contee, il che resta l’obiettivo fondamentale del R.S.F. nel 2007.

Durante le consultazioni nella comunità nazionalista Gerry Adams ha reclamato un summit con voi. Ó Brádaigh non ha accettato. Perché?
Poiché i Provisionals hanno ora firmato il pieno supporto alla polizia britannica, ai tribunali britannici, alle leggi ed alla dominazione britannica in Irlanda, essi si ritrovano ora ad essere meri strumenti politici britannici in Irlanda. Per questa ragione un tale incontro non sarebbe di alcuna utilità. Questo è stato affermato con chiarezza dal nostro presidente Ruairì Ó Brádaigh.

Bandiera irlandeseQuanto terreno ancora concederà lo Sinn Féin al D.U.P. per il powersharing?
I Provisionals non si trovano nella posizione di poter dettare condizioni al D.U.P. In effetti, attualmente, è il D.U.P. a detenere il controllo. Ciò è il risultato dell’abbandono da parte dei Provisionals di ogni velleità di rappresentare un’organizzazione repubblicana irlandese, accettando il ruolo di amministratori del potere britannico in Irlanda.

Nonostante qualche passo avanti sia stato fatto ci sono ancora molti prigionieri politici irlandesi, quale posizione assume il R.S.F. nei loro confronti?
Secondo i termini dello Stormont Agreement del 1998, firmato dai Provisionals, ai prigionieri repubblicani irlandesi è stato revocato il diritto di essere riconosciuti prigionieri politici. Tale diritto era stato conquistato grazie al sacrificio di Bobby Sands e dei suoi 9 compagni durante lo sciopero della fame del 1981 nei blocchi H di Long Kesh. Dal 1917 ad oggi, 22 repubblicani irlandesi sono morti a causa dello sciopero della fame proclamato in difesa del riconoscimento dello status di prigioniero politico. Oggi nella prigione di Maghaberry i prigionieri repubblicani irlandesi sono impegnati, ancora una volta, in una battaglia con lo stato britannico per il riconoscimento di questo status. Il Republican Sinn Féin supporta attivamente la protesta dei prigionieri, impegnandosi in una campagna pubblica, mirata ad ottenere il sostegno della gente, in Irlanda ed all’estero, per i prigionieri.

Il 1° marzo è ricorso l’anniversario dell’inizio dello sciopero della fame che portò Bobby Sands ed i suoi compagni alla morte. Dopo 26 anni, a cosa è valsa la lotta di quei 10 uomini?
L’accettazione da parte dei Provisionals della dominazione britannica rappresenta un tradimento degli ideali per cui morirono coloro che aderirono allo sciopero della fame del 1981. Essi morirono per difendere il loro diritto allo status di prigioniero politico, ma anche per affermare il diritto della gente d’Irlanda alla libertà nazionale. A causa del tradimento dei Provisionals la lotta per un’Irlanda libera è divenuta di gran lunga più difficile. Nonostante ciò, il Republican Sinn Féin ed il Republican Movement sono un punto cardine per la resistenza all’occupazione britannica in Irlanda. Una garanzia che la lotta continuerà fino alla liberazione dell’Irlanda. Questa è la lezione contenuta nella storia dell’Irlanda.

I dieci Hungerstriker
I dieci Hungerstriker
Crede che ci sia lo spazio e la volontà per il ritorno ad una lotta “di forza” contro la presenza britannica nella provincia?
Questo è un periodo difficile per i repubblicani irlandesi. È però chiaro che un’ampia parte della gente irlandese non accetterà mai la dominazione britannica in Irlanda. Il Republican Sinn Féin rappresenta l’unica alternativa credibile per coloro che desiderano costruire una nuova Irlanda, libera dal giogo britannico. Il nostro dovere è mobilitare e guidare questa porzione della nostra gente. Tutte le nostre attività, inclusa la contestazione delle elezioni nelle 6 contee, mirano alla costruzione di un movimento di massa per la liberazione dell’Irlanda.

Cosa rappresenta per voi la P.S.N.I. e, soprattutto, come il Republican Sinn Féin intende contrastare l’ingresso dei giovani cattolici nella polizia?
La P.S.N.I./R.U.C. è una forza di polizia britannica in Irlanda. Il suo compito primario consiste nel difendere e sostenere la dominazione britannica in Irlanda. In quanto tale si pone in diretta opposizione al popolo irlandese. Il semplice cambiamento di nome, da R.U.C. a P.S.N.I. non cambia ciò che questa forza rappresenta, cioè un’emanazione del governo britannico. Coloro che si uniscono a tale forza sono a tutti gli effetti collaborazionisti della dominazione britannica e come tali dovrebbero essere considerati.

Oggi, quanto siamo lontani dall’unificazione?
Le azioni dei Provisionals hanno reso più arduo il compito dei repubblicani irlandesi. Hanno permesso di divenire essi stessi un ostacolo alla riuscita della liberazione dell’Irlanda. Idealmente, un’Irlanda libera ed indipendente potrebbe essere una realtà nel corso della vita della generazione presente. I repubblicani irlandesi, comunque, come membri del più antico movimento rivoluzionario del mondo, sono pronti a continuare la lotta fino al momento in cui unità ed indipendenza della gente d’Irlanda saranno realizzate. Per quanto tempo possa servire.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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