Il repubblicano di alto profilo Colin Duffy è stato accusato formalmente per la morte dei due genieri inglesi nella caserma di Massereene Barracks.
E’ la prima persona accusata di partecipazione all’attacco di Antrim.
Comparirà oggi davanti al giudice del tribunale di Larne. Pesanti le accuse, comunicate da una portavoce della Psni: oltre al duplice omicidio, dovrà rispondere anche di cinque tentati omicidi e possesso di arma da fuoco e munizioni.
Duffy venne arrestato dalla polizia in assetto anti-sommossa nella sua abitazione di Lurgan il 14 marzo. Al momento degli arresti sono scoppiati violenti disordini tra giovani repubblicani e la polizia.
E’ stato trattenuto nella stazione di polizia di Antrim, insieme a tutti gli altri sospettati per gli attacchi contro le forze di sicurezza di inizio marzo.
Un giudice ha prolungato il permesso alla polizia di trattenere i sospetti ma in sei si sono opposti al provvedimento. Brian Kerr, giudice supremo nordirlandese, ha accolto la richiesta dei repubblicani, liberandoli tutti.
Ma pochi minuti dopo il rilascio, Colin Duffy è stato nuovamente fermato dalla polizia, sollevando numerose critiche anche tra le fila dello Sinn Fein.
Colin Duffy è un noto esponente del movimento repubblicano. E’ stato portavoce di Eirigi, movimento che si oppone alla presenza della polizia riformata – solo nominalmente – in Irlanda del Nord.
Il giorno dell’arresto, nonostante nessun nel movimento ne sapesse nulla, Eirigi ha rilasciato un comunicato affermando che Duffy non faceva parte del movimento da circa tre settimane.
Nel contempo gli investigatori fanno progressi nelle indagini per la morte del poliziotto Stephen Carroll.
Tre persone – un ragazzo di soli 17 anni, un 21enne e l’ex consigliere shinner Bernard McConville – sono accusate di omicidio.
Un giudice ha intimato ai media di non rivelare l’identità dell’uomo accusato di nascondere informazioni sull’attacco contro Carroll.
Rosie Watter, giudice distrettuale, ha proibito inoltre di comunicare dettagli sulle udienze svolte presso il tribunale di Lisburn.
Il ragazzo accusato, di 21 anni, comparirà davanti al giudice il prossimo mese.
