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Derry: i Provos tornano sulle strade, ma è una “recita”

La polizia ha confermato di aver ricevuto la notifica della dimostrazione pubblica di un “recente” attacco dei Provisional IRA, compiuto da uomini a volto coperto con repliche di armi

Gli unionisti affermano che l’evento ha configurato il reato di “glorificazione del terrorismo” e che il recente attacco armato avvenuto a Las Vegas mostra che “non c’è nulla da celebrare” nell’utilizzo di armi automatiche.

La Spirit of Freedom Republican Flute Band aveva organizzato il 30 settembre un “tour storico” a Derry, durante il quale uomini a volto coperto con repliche di armi simulavano gli attacchi dei Provisional IRA.

La pagina Facebook della banda musicale aveva scritto che il giro avrebbe incluso “alcune recenti operazioni fatte nella zona dall’IRA” e che i membri del gruppo avrebbero “recitato, vestiti come volontari armati per ricreare scene autentiche lungo il percorso”.

Il parlamentare DUP di East Londonderry, Gregory Campbell, ha detto: “Questo è un tentativo di glorificare e ripulire la campagna dell’IRA… È in diretto conflitto con le posizioni politiche dello Sinn Féin che portano verso una nuova strada per l’Irlanda del Nord”.

Alla domanda se verranno indagati i presunti reati di “glorificazione del terrorismo”, la PSNI ha risposto che prenderà “sul serio” quelle denunce e che “saranno investigate”.

La polizia ha aggiunto di aver “ricevuto una notifica preventiva della camminata storica che ha avuto luogo in diverse zone della città sabato scorso, 30 settembre, e di sapere del coinvolgimento di imitazioni di armi da fuoco e di personaggi abbigliati in tal modo”.

Ma il leader del TUV (Traditional Unionist Voice), Jim Allister, ha detto che la PSNI sarebbe dovuta intervenire. “La glorificazione del terrorismo è un reato. Le foto di ciò che è avvenuto sono di pubblico dominio quindi la blanda risposta fornita dalla PSNI al News Letter, senza alcuna indicazione su ciò che sta indagando, suggerisce un approccio morbido quando si tratta dello Sinn Féin e dei loro compagni di viaggio dell’IRA.

“I recenti eventi di Las Vegas ci ricordano che l’utilizzo di armi da fuoco automatiche da parte degli assassini non è da celebrare”.

In maniera similare anche Trevor Ringland, avvocato e attivista per le relazioni comunitarie, ha detto che esiste un’adeguata legge per contrastare queste esibizioni di lealisti e repubblicani: “È solo che la polizia non sente di avere un adeguato sostegno da parte dei due principali partiti per applicarla”.

Doug Beattie, parlamentare UUP, ha chiesto se la banda musicale ha progetti per ripetere “l’atroce fine di una persona legata in un veicolo usato come bomba”, riferendosi all’omicidio di Patsy Gillespie da parte dell’IRA.

“Molte persone di questa città vivono ancora con le ferite – sia mentali che fisiche – delle attività dell’IRA. Io lo so bene, sono una di loro”, racconta la consigliera UUP Mary Hamilton, ferita dall’esplosione di una bomba dell’IRA e il cui cognato fu ucciso dai repubblicani.

Un portavoce dello Sinn Féin ha detto che le fotografie riguardavano un tour storico che partiva da San Colomba e arrivava “al recente conflitto e al processo di pace”.

“Gli organizzatori hanno informato la polizia in anticipo della presenza di persone vestite (come paramilitari) e imitazioni di armi da fuoco, che non possono sparare”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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