Distretto Nord

Dissidenti, lasciateci in pace

mappa Irlanda - Ireland mapIn questo articolo il veterano repubblicano di Derry, Gerry McCartney, argomenta che le recenti uccisioni di due soldati britannici e di un poliziotto ad opera dei gruppi dissidenti repubblicani non hanno nulla a che fare con il raggiungimento dell’unità dell’Irlanda. Piuttosto, suggerisce, potrebbe essere un tentativo di affossare il progresso politico dello Sinn Fein.

Dieci anni fa, ho consumato la mia ultima notte in cella. Sono stato rilasciato il Venerdì Santo del 1998 come parte dell’accordo. Ho passato la mia prima notte in carcere il 15 settembre 1974. Ci ho trascorso molte altre notti in diverse prigioni per tutti gli anni ’70 e ’80 e non ho rimpianti. Era necessario per far progredire la lotta per la libertà d’Irlanda. Non avrei esitazioni a rifare tutto quanto.

Non si tratta di vanità o di ego smisurato; è solo la pura verità. Devo dire, secondo me, che non ci sono ragioni per le quali una persona dovrebbe vedere l’interno di una cella per inseguire la Repubblica. Adesso ci sono strutture democratiche per assicurare il raggiungimento della Repubblica senza l’utilizzo della lotta armata.

Questi piccoli gruppi che inseguono ancora la lotta armata, anziché far cessare il dominio britannico, lo prolungano. Il lavoro richiesto nell’Irlanda odierna riguarda la persuasione. Si tratta di incoraggiare tutti i figli della nazione. Il vero lavoro dei moderni giorni repubblicani è convincere quelli che non condividono la nostra visione di un’Irlanda di uguali, che l’uguaglianza e la giustizia non sono una minaccia al loro modo di vivere.

L’Iraldna è diventata una società multi culturale. In base all’Accordo del Venerdì Santo c’è un mandato democratico che permette di allontanare gli inglesi qualora la maggioranza votasse a favore. Sono passati oltre 90 anni dalla partition (divisione) e si è dimostrata un fallimento non solo per i nazionalisti e repubblicani, ma anche per gli unionisti.

Avere un governo straniero che controlla parti del nostro paese non è negli interessi di alcuna parte della nostra gente. Non è buon senso avere in un’isola così piccola due sistemi scolastici, due sistemi sanitari ed anche due differenti reti energetiche. Questa duplicazione è uno spreco di scarse risorse. Dovrebbe essere ricordato che nessuno, né unionista né nazionalista, voleva la divisione dell’isola. L’unionismo si opponeva alla Home Rule che equiparavano alla “Rome Rule” e, per come le cose sono andate nelle 26 Contee, i loro timori non sono ingiustificati, ma questo è un argomento per future analisi.

Repubblica raggiungibile

La Repubblica adesso è ottenibile ma non è ancora stata realizzata così è imperativo per i repubblicani di tutte le sfumature siano autocritici. Dobbiamo continuare a guardare alle nostre azioni e tattiche per vedere se ci fanno avvicinare alla riunificazione dell’Irlanda. Qualsiasi cosa intraprenderemo deve far avanzare il processo. E’ obbligo di tutti i repubblicani non abbandonare la causa.

L’azione armata è stata la legittima risposta all’intransigenza britannica per tutta la lunga battaglia nel nostro paese, ma da sola non ci ha fatto raggiungere la libertà.

La repubblica non è solamente la fine dello stato di diritto britannico nelle Sei contee, è la nascita di una nazione dove cattolici, protestanti e dissidenti lavorano insieme per costruire un posto migliore per tutti noi. Se la nostra bandiera significa qualcosa è di portarci verso un posto che possiamo condividere da pari, il paese della nostra nascita. La popolazione odierna non può e non deve rispondere per i peccati dei nostri padri.

Se fossimo onesti e guardassimo da dove siamo arrivati da Mc Cartney, Mc Guinness, Donnelly, Gallagher, Galagher, Dougherty e O Doherty, scopriremmo che alcuni di noi discendono dagli scozzesi che operarono la Plantation e che hanno cambiato fazione. Il mio punto è: la storia è il passato, il futuro lo dobbiamo costruire.

Ci sono persone da entrambe le parti che non accetteranno la nuova sistemazione. Ci sono repubblicani che non credono di poter ottenere la Repubblica attraverso le strutture. Ci sono lealisti che pensano che l’accordo porti direttamente a Dublino. I dissidenti repubblicani hanno lo stesso obiettivo degli unionisti anti-accordo. Stanno cercando di portarci indietro ai vecchi giorni. “Dissies” (abbreviazione di dissidenti, NdT) hanno bisogno di noi in un luogo dove ci sono repressi dove i nazionalisti ed i repubblicani non hanno voce. Gregory Campbell (politico unionista del DUP, NdT) ed i suoi falchi vogliono la stessa cosa.

Quei giorni sono passati, andati e persi per sempre. Mai più i repubblicani saranno isolati o senza influenza. Lo stato Protestante non esiste più. I repubblicani sono al cuore del governo e porteranno avanti la nostra strategia. Non ci faremo allontanare dai micro gruppi. Jim Allister o Gregory Campbell. Non permetteremo a questi elementi nell’establishment britannico di far deragliare il processo politico.

Lasciatemi guardare agli eventi recenti; la morte di due soldati britannici e di un membro della PSNI non sono, in alcun modo, un passo avanti verso l’unità. E’ stato un tentativo di deragliare il processo politico dello Sinn Fein. Il gruppo che si è assunto la responsabilità è nato 23 anni fa e in tutto quel tempo non ha contribuito in alcun modo alla riuscita dell’unità del nostro paese. Continuano a guardare al passato ma non offrono visioni per il futuro.

I loro insulti illetterati sui muri, gli attacchi alle Orange Hall e gli allarmi per presunti ordigni lasciati dai loro sostenitori a Belfast e nel Bogside di Derry sono comportamento anti sociali. Dovrebbero desistere immediatamente dalle loro attività e sciogliersi. Non offrono speranza alla generazione che stanno cercando di influenzare. Offrono solo miseria e pesanti sentenze, in un percorso che non sta portando da nessuna parte e, difatti, non più necessario.

Lo stato unionista è andato

Lo stato unionista dove sono nato e contro cui ho scelto di ribellarmi si è dissolto. Tutti noi abbiamo una voce nel futuro. Unionisti, repubblicani, nazionalisti, socialisti e comunità etniche, sono tutti rappresentati nelle nuove strutture. L’eguaglianza è alla base del governo di questo stato. E’ tempo che i dissidenti abbandonino la gente delle proprie comunità e seguano il percorso tracciato dalla stragrande maggioranza della gente di quest’isola.

Devono comprendere che la repubblica sta arrivando e questo non può essere fermato da nessuno di loro. Usando le parole di John Lennon “date un’occasione alla pace”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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