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Giudice decide lunedì su estradizione di sospettato per la bomba di Omagh

Liam CampbellUno dei presunti attentatori di Omagh è ancora dietro alle sbarre nel Nord mentre un giudice decide se l’azione legale per estradarlo in Lituania, dove affronterà accuse di contrabbando, dovrà tenersi a Belfast o Dublino.

Il fattore di Dundalk, Liam Campbell, 46 anni, è stato arrestato venerdì scorso nella Contea di Armagh quando la polizia ha fermato brutalmente la sua autovettura dopo aver scoperto che aveva superato il confine con la Repubblica d’Irlanda.

E’ stato interrogato per quattro giorni, in base alla legislazione britannica, sulla bomba di Omagh esplosa 11 anni fa prima di essere liberato senza accuse, salvo poi essere arrestato immediatamente per un ordine di arresto europeo richiesto dalle autorità lituane lo scorso anno.

E’ ricercato dallo stato dell’est Europa a proposito di un piano per trasportare armi ed esplosivo in Irlanda due anni fa.

Si presume che Campbell e altri due uomini, tra cui suo fratello Michael, hanno cospirato per ottenere armi da consegnare alla Real IRA tra il 2006 ed il 2007.

Comunque era stato precedentemente arrestato nella Repubblica d’Irlanda e il procedimento di estradizione era stato avviato a Dublino da gennaio.

L’avvocato di Campbell, Peter Corrigan, ritiene “assurdo” che il procedimento di estradizione possa riprendere da capo a Belfast.

Non sarebbe logico per l’avvocato abbandonare il gran lavoro e gli affidavit già redatti per il procedimento nella Repubblica d’Irlanda.

Ad inizio settimana, durante un’udienza, è stato dichiarato che Campbell aveva infranto le regole del rilascio su cauzione attraversando il confine – per il quale l’uomo si è giustificato dicendo che accompagnava la moglie al lavoro – ma oggi l’avvocato ha detto al giudice Burgess di non avvisare alcuna infrazione.

Il giudice è stato in contatto con la pubblico ministero della Lituania che, ha detto, ritiene sia compito della Gran Bretagna seguire le pratiche di estradizione perché Campbell si trova nella loro giurisdizione.

Ma Corrigan ha sostenuto che l’ordine di arresto lituano non è valido in quanto è già stato eseguito in un altro Stato membro dell’Unione Europea, la Repubblica d’Irlanda.

“L’intero fondamento di questo processo di estradizione è basato sull’infrazione delle regole che non è avvenuta”.

L’avvocato ha riferito che qualora il suo cliente non rientrasse a Dublino per la prossima udienza potrebbe potenzialmente perdere 50.000 sterline lasciate come garanzia per il suo rilascio su cauzione.

Steven Ritchie, avvocato che rappresenta le autorità lituane, ritiene che il procedimento dovrebbe avvenire a Belfast.

“E’ stato arrestato in base ad un ordine di arresto europeo che non è stato eseguito da nessun’altra parte”, ha detto.

Aggiungendo: “Il tribunale non ha il potere di portarlo fino al confine e quindi consegnarlo (alla polizia irlandese, NdT)”.

Il giudice Burgess ha affermato che analizzerà tutti i fatti durante il fine settimana e prenderà la propria decisione lunedì.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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