Distretto Nord

Irish Proclamation of Independence – Proclamazione Indipendenza Irlanda

Proclamation of the Irish Republic 1916

Irish Proclamation of Independence – General Post Office, Dublin – April 24, 1916

POBLACHT NA H EIREANN

THE PROVISIONAL GOVERNMENT OF THE IRISH REPUBLIC
TO THE PEOPLE OF IRELAND

IRISHMEN AND IRISHWOMEN: In the name of God and of the dead generations from which she receives her old tradition of nationhood, Ireland, through us, summons her children to her flag and strikes for her freedom.

Having organised and trained her manhood through her secret revolutionary organisation, the Irish Republican Brotherhood, and through her open military organisations, the Irish Volunteers and the Irish Citizen Army, having patiently perfected her discipline, having resolutely waited for the right moment to reveal itself, she now seizes that moment, and, supported by her exiled children in America and by gallant allies in Europe, but relying in the first on her own strength, she strikes in full confidence of victory.

We declare the right of the people of Ireland to the ownership of Ireland, and to the unfettered control of Irish destinies, to be sovereign and indefeasible. The long usurpation of that right by a foreign people and government has not extinguished the right, nor can it ever be extinguished except by the destruction of the Irish people. In every generation the Irish people have asserted their right to national freedom and sovereignty; six times during the last three hundred years they have asserted it to arms. Standing on that fundamental right and again asserting it in arms in the face of the world, we hereby proclaim the Irish Republic as a Sovereign Independent State, and we pledge our lives and the lives of our comrades-in-arms to the cause of its freedom, of its welfare, and of its exaltation among the nations.

The Irish Republic is entitled to, and hereby claims, the allegiance of every Irishman and Irishwoman. The Republic guarantees religious and civil liberty, equal rights and equal opportunities to all its citizens, and declares its resolve to pursue the happiness and prosperity of the whole nation and all of its parts, cherishing all of the children of the nation equally and oblivious of the differences carefully fostered by an alien government, which have divided a minority from the majority in the past.

Until our arms have brought the opportune moment for the establishment of a permanent National, representative of the whole people of Ireland and elected by the suffrages of all her men and women, the Provisional Government, hereby constituted, will administer the civil and military affairs of the Republic in trust for the people.

We place the cause of the Irish Republic under the protection of the Most High God. Whose blessing we invoke upon our arms, and we pray that no one who serves that cause will dishonour it by cowardice, in humanity, or rapine. In this supreme hour the Irish nation must, by its valour and discipline and by the readiness of its children to sacrifice themselves for the common good, prove itself worthy of the august destiny to which it is called.

Signed on Behalf of the Provisional Government.
Thomas J. Clarke, Sean Mac Diarmada, Thomas MacDonagh, P. H. Pearse, Eamonn Ceannt, James Connolly, Joseph Plunkett
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Proclamazione Indipendenza Irlanda – General Post Office, Dublino – 24 aprile 1916

Repubblica d’Irlanda

Il Governo Provvisorio della Repubblica Irlandese
al Popolo d’Irlanda

Uomini e donne d’Irlanda: Nel nome di Dio e delle generazioni scomparse dalle quali essa riceve la sua lunga tradizione di essere una nazione, l’Irlanda per mezzo nostro chiama i suoi figli sotto la sua bandiera e colpisce per la propria libertà.
Avendo organizzato i suoi uomini tramite la sua organizzazione rivoluzionaria segreta, la Fratellanza Repubblicana Irlandese, e tramite le sue organizzazioni militari alla luce del sole, i Volontari Irlandesi e l’Esercito Civico Irlandese, avendo pazientemente perfezionato la propria disciplina, avendo atteso con risolutezza il momento giusto per rivelarsi, l’Irlanda coglie ora questo momento, e appoggiata dai suoi figli in esilio in America 1 e da prodi alleati in Europa 2, ma contando in primo luogo sulla propria forza, si leva a colpire, nella piena fiducia della vittoria. Noi dichiariamo il diritto del popolo d’Irlanda al possesso dell’Irlanda e al pieno controllo del suo destino, diritto sovrano e inalienabile. La lunga usurpazione di questo diritto da parte di un popolo e di un governo stranieri non ha estinto tale diritto, né esso potrà mai venire cancellato, se non con la distruzione del popolo irlandese. A ogni generazione il popolo irlandese ha riaffermato il proprio diritto alla libertà e alla sovranità nazionali; sei volte, nel corso degli ultimi trecento anni, esso lo ha riaffermato con le armi.3 Basandoci su questo diritto fondamentale, e di nuovo affermandolo in armi di fronte al mondo, noi proclamiamo con il presente documento la Repubblica Irlandese quale Stato Sovrano Indipendente, e impegnamo le nostre vite e le vite dei nostri compagni d’arme nella causa della sua libertà, del suo benessere e del suo elevamento ad una pari condizione tra le altre nazioni.
La Repubblica irlandese ha il pieno diritto di avere la fedeltà di ogni uomo e donna d’Irlanda, e perciò oggi la reclama. La Repubblica garantisce la libertà religiosa e civile, uguali diritti ed uguali possibilità per tutti i suoi cittadini, e dichiara la sua volontà di procurare la prosperità e la felicità all’intera Nazione e a tutte le sue Regioni, amando ugualmente tutti i suoi figli, e dimenticando le differenze a bella posta create da un governo straniero, che in passato ha separato una minoranza dalla maggioranza del paese.
Fino a che le nostre armi non avranno prodotto il momento opportuno per l’istituzione di un Governo Nazionale permanente, che rappresenti l’intero popolo d’Irlanda ed eletto dal suffragio di tutti i suoi uomini e le sue donne, il Governo Provvisorio, costituito con questo atto, amministrerà gli affari civili e militari della Repubblica in nome del popolo.
Noi poniamo la causa della Repubblica Irlandese sotto la protezione di Dio Altissimo, la Cui Benedizione invochiamo sulle nostre armi; e preghiamo perché nessuno che serva questa causa la disonori per codardia, crudeltà o saccheggi. In questa ora suprema la nazione irlandese deve, col suo valore e la sua disciplina, e con la disponibilità dei suoi figli a sacrificarsi per il bene comune, dimostrarsi degna dell’augusto destino cui è chiamata.

Firmato per conto del Governo Provvisorio:
Thomas J. Clarke, Sean Mac Diarmada, Thomas MacDonagh, P. H. Pearse, Eamonn Ceannt, James Connolly, Joseph Plunkett
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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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