Distretto Nord

Le voci sulla fine dello sciopero della fame provocano dolore, dice Bernard Fox

L’ex hunger striker repubblicano Bernard Fox dice di essere profondamente angosciato dalle voci secondo cui l’accordo che avrebbe potuto far cessare lo sciopero venne bocciato per aumentare il supporto elettorale allo Sinn Fein

bernard_foxParlando all’Irish News, Fox ha detto: “Ero un buon amico di Joe McDonnell. Svolgevo servizio attivo all’esterno insieme a lui, ed in seguito siamo stati incarcerati insieme.

“In quelle circostanze, conosci molto bene il carattere di una persona.

“Joe amava la vita e non aveva alcun desiderio di morire ma era determinato e pragmatico e non avrebbe abbandonato per nulla che non fosse l’accoglimento delle cinque richieste- ve lo posso assicurare.

“Non ero all’ospedale in quel periodo e non so cosa venne detto o non detto agli uomini ma sapevo non c’era alcun accordo.

“Offerte, sì – eravamo pieni di offerte.

“Certamente non era un’offerta fatta a Kieran Nugent quella di indossare l’uniforme dei carcerati nel 1976, offerta che egli declinò?”

Dopo essere stato internato due volt, l’ex appartenente all’IRA fu riportato nel carcere di Maze come condannato nel 1977 ed immediatamente entro nella blanket protest, prima di proporsi come volontario per lo Sciopero della Fame.

Trascorse 32 giorni senza mangiare prima che la protesta, che causò la morte di sette uomini dell’IRA e di tre dell’INLA, giungesse alla conclusione.

“Ci sono voluti 20 anni prima di parlare apertamente delle mie esperienze”, ha affermato.

“Sono ancora emozionato ed inesperto. Queste voci aggiungono solo dolore.

“Posso solo immaginare come deve essere per le famiglie dei 10 ragazzi.

“Bik (McFarlane) era stato scelto come nostro OC (Officer Commanding – Ufficiale di Comando). E’ un lavoro che nessuno ha invidiato – la pressione doveva essere insopportabile.

“Indipendentemente da ciò che io o chiunque altro possiamo pensare della direzione politica presa da allora, a quel tempo sapevamo che non ci avrebbe lasciati abbattere.

“Suggerire che in qualche modo si fosse alleato con la dirigenza all’esterno per lasciare morire i suoi compagni è nauseante per me e non regge ad un esame approfondito.

“Dopo il primo Sciopero della Fame noi (i prigionieri) eravamo stati chiari: volevamo le nostre richieste scritte e consegnate da un rappresentante del governo britannico, così questa volta non ci sarebbe stato alcun tradimento.

“Guarda, non vorrei mai criticare alcun ex blanketmen. Abbiamo tutti sofferto in egual misura ed il cameratismo che avevamo allora era l’unica cosa che ci faceva avanzare.

“Ma per quanto provi, non riesco a capire da dove giungono alcune persone o perché hanno atteso tutto questi anni per parlare.

“La Thatcher ed il governo britannico sono responsabili per la morte dei nostri compagni – ecco dove sta la vergogna”.

Nel 1998 Fox venne rilasciato dalla prigione in seguito all’Accordo del Venerdì Santo.

Da allora si è allontanato dallo Sinn Fein, in disaccordo con la direzione politica intrapresa.

“Non ho un’agenda personale o politica”, afferma.

“La mia unica preoccupazione è perle famiglie e su come tutto questo deve colpirli”.

Parlando delle richieste per un’inchiesta pubblica, ha detto: “Non ho tempo per le inchieste. Ciò che vi serve non è un’inchiesta ma la verità e sarebbe curioso pensare che gli inglesi possano mai dire la verità.

“Se ci sono domande senza risposta, il mio consiglio sarebbe di cercare la chiarezza.

“In questo modo le famiglie che hanno chiesto la fine di tutto questo possono essere lasciate in pace”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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