Distretto Nord

Liam Clarke: Adams peggior risorsa dello Sinn Fein

Se il partito guadagna i seggi al Dail che desidera, potrebbe raggiungere una chiara rottura con il suo passato di braccio politico dell’IRA

Gerry Adams - Sinn FeinQuando Frank Flannery, direttore delle elezioni del Fine Gael, suggerì che il partito avrebbe potuto contemplare una coalizione con lo Sinn Fein ma per la “questione di un esercito privato”, c’è stato un prevedibile scalpore proveniente dal Fianna Fail e da altri partiti.

In mezzo ad una difficile campagna elettorale per le europee e locali, l’apertura è stata una diversione benvenuta per il Fianna Fail. Con tutto ciò, Dermot Ahern doveva resistere alla tentazione di denunciare la proposta come “voltastomaco” e di chiedere le dimissioni di Flannery.

La frase “voltastomaco” è stata una sfortunata eco delle pòarole di John Major secondo cui parlare con lo Sinn Fein avrebbe “rivoltato il suo stomaco”, sebbene il primo ministro avesse in corso negoziati segreti con il partito. L’indignazione è stata doppiamente sfortunata nell’ottica secondo cui, nell’ottobre 2004, Ahern ancora più in là rispetto a Flannery nel “corteggiare” lo Sinn Fein. “Ovviamente se le circostanze cambieranno, il nostro punto di vista sullo Sinn Fein al governo verranno modificate”, disse all’Hillsborough Castle, quando chiedeva all’IRA di mettere fuori uso le armi. “Ci sarà un tempo, prevedo, in cui lo Sinn Fein sarà al governo nella Repubblica così come nel Nord e spero che questo potrà avvenire in futuro”.

Sia il Fine Gael che il Fianna Fail provengono dall’IRA. Entrambi i partiti capiscono che l’attuale Sinn Fein può fare la stessa transizione. Oggi, tuttavia, mangiare allo stesso tavolo con lo Sinn Fein è altamente rischioso e richiede una lunga forchetta. Una cosa è avere una coalizione obbligatoria come prezzo per la pace in Nordirlanda, ma un accordo volontario nella Repubblica sarebbe un’altra questione.

Gerry Adams, Danny MorrisonL’ovvia difficoltà è che uno scandalo che coinvolga gli shinner avrebbe poche possibilità di fermarsi alle buste marroni (con il termine inglese brown envelope vengono indicati i documenti altamente segreti, NdT). Lo scandalo potrebbe riguardare i corpi segretamente sepolti (i cosiddetti Disappeared, NdT), il riciclaggio di denaro e gli appoggi da parte di gruppi terroristi stranieri. Un patto di coalizione con lo Sinn Fein sarebbe particolarmente rischioso fintanto che gente come Gerry Adams, Martin McGuinness e Martin Ferris restano al tavolo. Il loro coinvolgimento nel movimento repubblicano durante la sua fase più violenta li ha lasciati con molto bagaglio personale (di esperienze, NdT). Come possono essere convincenti nel distanziarsi da qualsiasi cosa brutta emerga dalla falegnameria dell’IRA?

Nel frattempo Adams non può ancora resistere a ricamare una storia. Molto di quello che dice è per creare effetto; non si attiene strettamente alla verità letterale. Questa eventuale inaccuratezza ha serie implicazioni politiche per qualsiasi politico intenzionato a fare affari con lo Sinn Fein.

Considerate l’intervista fornita da Adams a David Norris di Newstalk la scorsa domenica. Alla domanda su quali siano le sue canzoni preferite, non ha menzionato le ballate repubblicane e neppure Christy Moore, nel tentativo di dare un’immagine più leggera di sé. Ha parlato di You are my Sunshine e di Always Look on the Bright Side of Life tratta dal film Brian di Nazareth dei Monty Python. Questa veniva cantata, nel film, dai tre sfortunati crocifissi dai romani, e Adams voleva sfruttare l’immagine di resistenza e umorismo di fronte all’oppressione.

“Ricordo che veniva cantata in prigione”, ha detto. “Quando ero in carcere, dopo una incursione molto, molto brutale nel braccio della prigione e dopo che i secondini avevano picchiato tutti e l’ala era completamente silenziosa, dal fondo delle celle abbiamo sentito questa piccola voce cantare Always Look on the Bright Side of Life. In meno di cinque minuti c’erano quasi 100 uomini che cantavano con quanto fiato avevano in corpo”.

Assapora quel momento d’oro. Prigionieri dell’IRA, duramente picchiati ma che reagiscono allegramente, senza rancore, di fronte alla brutalità. E’ un’immagine evocativa che Adams ha messo in piedi per mostrare la sua visione positiva. Il problema è che egli ha evocato qualcosa dal nulla; è un’invenzione. Lo sappiamo perché Adams uscì di prigione nel 1978 e la canzone fu pubblicata dopo agosto 1979. A meno che i Monty Python non avessero rubato il testo dai prigionieri dell’IRA, Adams non avrebbe potuto sentirla cantata in prigione.

Rusty Nail, un blogger (della galassia di Slugger O’Toole, NdT), ha tracciato la possibile origine della storia di un simile aneddoto relativo ad Adams nella sua biografia Prima dell’alba, pubblicata nel 1996. Ma c’è una significativa differenza. Nel racconto originale Adams scrive: “Una notte memorabile, nell’anniversario dell’internamento, c’è stata una grande session (musicale, NdT) nel nostro braccio che andò avanti fino alle prime ore del mattino”. I secondini indossavano le uniformi anti sommossa per riportare l’ordine quando una voce inizio a cantare On The One Road, una ballata di solidarietà repubblicana. Le guardie carcerarie, invece di picchiare i prigionieri, hanno eseguito la conta delle persone e la festa è proseguita.

Chi sa se era vera anche questa? Sono entrambe storie, come la negazione di Adams di appartenenza all’IRA, anche se fu rilasciato preventivamente dal carcere per far parte della squadra di negoziatori dell’IRA negli anni Settanta?

Se Adams si fosse ritirato dalla politica attiva, non sarebbe molto importante se raccontasse favole sulla vita passata dietro alle sbarre. Chutzpah e flanella possono essere accattivanti nel contesto di ricordi da raccontare davanti al fuoco. Politica è un’altra cosa. Se non puoi resistere alla tentazione di riscrivere la storia a tuo vantaggio, qualsiasi partner nella coalizione sarebbe stupido a fidarsi delle tue parole.

Lo Sinn Fein ha avuto un assaggio di questo fatto quando Bertie Ahern, in qualità di Taoiseach (primo ministro, NdT), denunciò con rabbia la dirigenza del partito di trattare il governo irlandese “come idioti” nella completa negazione del coinvolgimento dell’IRA nella rapina alla Northern Bank e in altri crimini.

Le politiche democratiche sono un affare crudele. Il sostegno è incostante – un leader che perde il suo tocco o raccoglie troppo bagaglio storico viene messo da parte. Quelli che hanno servito i propri scopi possono essere fatti scendere nelle scivolose votazioni se non hanno il buon senso di saltare prima.

Margaret ThatcherLo scorso anno Ian Paisley ha scelto correttamente il tempo del suo abbandono e ha ottenuto un trattamento coi guanti di velluto per aver ottimamente compiuto il suo ultimo lavoro per il DUP, realizzando l’amministrazione condivisa (tra DUP e Sinn Fein, NdT). E’ stato fortunato ad aver ottenuto tale trattamento. Se resto in giro troppo a lungo, il sostegno può evaporare in un battito di ciglia. Altri leader politici sono stati messi da parte con poche cerimonie dopo essere scesi alle votazioni. E’ stato il destino di John Major e di Margaret Thatcher, di David Trimble nell’Ulster Unionist Party e di Alan Duken nel Fine Gael, giusto per elencarne qualcuno.

Non succede così nello Sinn Fein. Qui, gli scampoli di una disciplina militare ed il culto della personalità hanno, fino ad ora, permesso ad Adams e ad altri della sua generazione di tirare le redini del potere nonostante abbiano passato lungamente la data di scadenza della loro politica.

Ora che la messa in disuso delle armi è terminata, Adams e gli altri veterani degli anni dell’IRA sono un ostacolo all’alleanza. Hanno troppo da nascondere; nessun altro partito di buon senso può rischiare di toccarli nemmeno con un dito. Nonostante i loro precedenti compiti nello Sinn Fein, sono diventati un freno al suo progresso.

Il più grosso passo in avanti dello Sinn Fein dovrebbe essere guadagnare un posto nel governo da entrambi i lati del confine. Questo potrebbe fornirgli il vantaggio sul DUP al Nord e permettergli di dichiarare che sono davvero, come lo sono nella teoria, un partito che incarna l’unità dell’Irlanda.

Malgrado i loro rossori, sia il Fine Gael che il Fianna Fail stanno guardando agli shinner come possibili compagni qualora i numeri dopo le prossime elezioni generali prendessero tale forma. La domanda è se lo Sinn Fein è pronto a fare quanto necessario per guadagnare il consenso dell’elite politica del Sud. IL che comporterà non solamente la definitiva scissione con i collegamenti al passato dell’IRA, ma anche il ritiro di Adams e altri leader di quell’epoca.

In qualsiasi casi, senza cambiamento della dirigenza, lo Sinn Fein è improbabile guadagni abbastanza seggi al Dail per fare di sé stesso un serio intermediario dopo le elezioni generali. Il più grande servizio che Gerry Adams può fare per il suo partito sarà di andarsene umilmente.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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