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“Marcia per la Verità” sul Massacro di Ballymurphy

Centinaia di persone hanno partecipato alla parata di domenica a West Belfast, per marcare il quarantesimo anniversario del Massacro di Ballymurphy

Vittime del massacro di Ballymurphy | Victims of Ballymurphy Massacre
Alla “Marcia per la Verità” hanno partecipato politici e le famiglie delle 11 persone assassinate dal Reggimento Paracadutisti nel 1971.

La richiesta è quella di un’indagine internazionale indipendente sul massacro.

John Teggart, il cui padre Danny fu ucciso dai soldati inglesi, afferma: “Questa marcia vuole evidenziare come siano trascorsi 40 anni e non c’è ancora stata un’indagine.

“E’ importante per le famiglie. Sono stati tutti assassinati. Erano tutti vicini di casa, tutti per la strada ad aiutare altra gente”.

Un prete cattolico e una madre di 8 figli furono tra le vittime delle truppe britanniche intervenute a West Belfast tra lunedì 9 e mercoledì 11 agosto 1971.

L’esercito affermò di aver aperto il fuoco in risposta ad un attacco repubblicano, mentre stavano provvedendo ad arrestare sospetti paramilitari dopo l’introduzione dell’internamento senza processo.

Le famiglie delle vittime, però, hanno sempre proclamato la loro innocenza.

E’ stato evidenziato come i soldati responsabili per l’eccidio del 30 gennaio 1972 a Derry, conosciuto come Bloody Sunday, sono gli stessi che aprirono il fuoco sulla folla a Ballymurphy. Alla manifestazione hanno partecipato alcuni membri delle famiglie delle vittime della Bloody Sunday.

Il presidente dello Sinn Féin Gerry Adams, presente all’evento insieme a rappresentanti dell’SDLP, ha detto che le famiglie di Ballymurphy meritano un’indagine approfondita.

“Le famiglie vogliono un’indagine sugli eventi che circordano quegli omicidi”, ha affermato Adams.

“Gli dovrebbe essere concessa”.

Il Segretario di Stato Owen Paterson ha incontrato le famiglie di Ballymurphy lo scorso anno. Le aveva incoraggiate a lavorare insieme all’Historical Enquiries Team.

Ha continuato Adams: “Ho incontrato diversi Segretari di Stato insieme alle famiglie (delle vittime) – sanno tutto della questione.

“Ritengo che il governo britannico sappia la verità su quanto accadde e conosca le bugie dette”.

Nel frattempo le famiglie delle vittime affermano di non voler altro che un’indagine, una dichiarazione di innocenza e le scuse ufficiali del governo.
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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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