Police Ombudsman: errori della RUC nel massacro di Loughinisland, ma niente collusione
Il rapporto del Police Ombudsman sulla gestione del massacro di Loughinisland di 17 anni fa ha trovato omissioni nelle indagini
Gli errori includono la distruzione non autorizzata dell’auto usata per la fuga dagli assassini e la mancanza di indagini su presunti collegamenti tra il massacro di Loughinisland e altri attacchi terroristici.
La sera del 18 giugno 1994, uomini armati della UVF aprirono il fuoco all’Heights Bar di Loughinisland, mentre gli avventori guardavano l’Irlanda sconfiggere l’Italia alla Coppa del Mondo di calcio.
Sei cattolici furono assassinati, compreso Barney Green, 87 anni, la vittima più anziana di tutti i Troubles.
Nel 2006 le famiglie dell vittime chiesero al Police Ombudsman di fare luce sulle indagini fatte dalla RUC all’epoca dei fatti.
Dall’attacco sono state arrestate 16 persone, ma nessuno è mai stato formalmente accusato per la strage.
In un comunicato, la PSNI dice di accettare le raccomandazioni del Police Ombudsman, compresa la richiesta al Comandante della polizia di commissionare una revisione completa degli omicidi.
L’avvocato delle famiglie delle sei vittime afferma che i parenti sono devastati dai risultati del rapporto sull’indagine della polizia.
Niall Murphy ha parlato dopo l’incontro tra le famiglie e il Police Ombudsman, Al Hutchinson.
Murphy conferma che la campagna portata avanti dai familiari continuerà.
Le famiglie sanno più cose, adesso, ma non pensano che la verità sia emersa nel rapporto, definito “timido, mite e mansueto”.
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