Distretto NordThe Twelfth

Sandy Row: niente rimborso ai residenti per i danni da bonfire

I residenti delle abitazioni danneggiate da un bonfire acceso la notte dell’11 luglio sono furiosi per la mancanza di risarcimento per le riparazioni.

Le finestre di un condominio vicino a Sandy Row, South Belfast, sono state “cotte” dal caldo sprigionato dall’immenso falò e i muri hanno subito danneggiamenti provocati dal denso fumo.

“Uscire dalla vostra casa in un condominio di nove o dieci piani, meno di un mese dopo Grenfell, e vedere i vigili del fuoco correre al piano di sopra con tubi e sacchetti di sabbia è un’esperienza terrificante – e nessuno dovrebbe vivere un’esperienza simile” ha detto un condomino a UTV.

I vigili del fuoco si dispiegarono sia alla base che in cima all’edificio per innaffiare i muri di acqua, nel tentativo di proteggere il condominio dalle fiamme.

I residenti sono stati costretti a pagare i costi delle riparazioni.

Il Northern Ireland Office e il Belfast City Council (il Consiglio Comunale di Belfast) hanno detto di non avere un sistema per la compensazione dei danni provocati dai bonfire.

Il NIO ha dichiarato che la questione bonfire è “complessa” e spesso coinvolge alcune organizzazioni che operano nell’amministrazione pubblica, come il consiglio comunale e il proprietario del terreno.

Il Belfast City Council ha aggiunto: “Il consiglio lavora con diverse agenzie e partner comunitari per mitigare gli impatti più negativi dei bonfire, ma non ha alcun ruolo in relazione al bonfire stesso”.

Le risposte hanno lasciato i residenti in un limbo – e in una riunione tenutasi ieri sera hanno cercato di ottenere altre risposte.

I residenti che hanno parlato con UTV dicono di non opporsi ai bonfire o alle altre attività culturali che si svolgono in zona, ma desiderano solo che le loro famiglie siano al sicuro all’interno delle proprie case.

Bonfire a Sandy Row - © Presseye

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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