Distretto Nord

Sinn Fein respinge le accuse

Les Enfants Terribles, Gerry Adams with Tyrone shirtLo Sinn Fein ha rigettato le ultime accuse secondo le quali la dirigenza dell’IRA ha respinto una proposta che avrebbe potuto salvare le vite di sei dei 10 repubblicani morti nello sciopero della fame del 1981.

Queste dichiarazioni seguono le ripetute accuse per cui l’IRA e la dirigenza dello Sinn Fein nel 1981 rifiutarono di approvare la fine dello sciopero a luglio per facilitare l’elezione del candidato Owen Carron ad agosto 19981. L’elezione di Carron a parlamentare nella circoscrizione di Fermanagh South Tyrone, dopo la morte di Bobby Sands a maggio di quell’anno ed eletto in precedenza, segnò la crescita dello Sinn Fein come forza politica.

Il Sunday Times ha raccontato ieri di aver visionato documenti che mostrano come il primo ministro Margaret Thatcher, nonostante si opponesse pubblicamente ad accogliere le richieste dei prigionieri, privatamente era pronta a fare importanti concessioni.

Queste concessioni, comprendente la richiesta chiave che i prigionieri avrebbero potuto indossare i propri abiti, furono fatte a luglio dopo la morte di Bobby Sands e di altri tre prigionieri. Dall’inizio dello sciopero della fame alla sua conclusione di agosto, altri sei repubblicani morirono. L’ultimo prigionieri scomparso è stato Michael Devine dell’INLA, deceduto il 20 agosto, il giorno dell’elezione di Carron.

L’accusa che la dirigenza repubblicana, guidata da Gerry Adams, era preparata a prolungare lo sciopero per assicurare l’elezione di Carron, sono cresciute negli ultimi anni.

Quattro anni fa l’ex prigioniero repubblicano Richard O’Rawe, nel suo libro Blanketmen, affermò che l’Army Council dell’IRA bloccò un accordo che avrebbe potuto salvare le vite di sei uomini in sciopero della fame. Il rapporto del Sunday Times riporta documenti ricevuti in base alla legge per la libertà di informazione e combacia con il racconto dei fatti descritto da O’Rawe.

O’Rawe disse che a luglio 1981, quando quattro prigionieri erao già morti, la dirigenza dei prigionieri aveva accettato l’accordo per far cessare lo sciopero ma la decisione venne rigettata dall’Army Council. O’Rawe scrisse che un intermediario britannico aveva accolto le cinque richieste dei prigionieri. Nel suo libro O’Rawe scrisse che sia lui che Brendan McFalrlane, Official Commander dell’IRA nella prigione di Maze-Long Kesh, avevano convenuto di dover accettare laccordo.

Sia McFarlane che Morrison, alto dirigente shinner, hanno ripetutamente insistito che le istanze di O’Rawe ed altre persone erano errate.

Un portavoce dello Sinn Fein ha anche riferito ieri che le accuse non sono vere. Secondo lui sono emanate dall’intelligence britannica “e ignorano completamente le attuali tempistiche dei fatti”.

Tratto da < ahref="http://www.irishtimes.com/newspaper/ireland/2009/0406/1224244068360.html">Irish Times

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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