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Angola: prime elezioni in tempo di pace

Tratto da AGI

angola(AGI) – Luanda, 5 set. – Alle 7 del mattino ora locale, le 8 in Italia, i seggi si sono aperti in Angola per le prime elezioni parlamentari convocate in tempo di pace: la consultazione precedente risaliva infatti al ’92, e sarebbe occorso ancora un decennio perche’ si concludessero oltre tre decadi ininterrotte di guerra civile, la piu’ sanguinosa nella storia africana contemporanea. Il duello per la spartizione dei 220 posti nel Parlamento nazionale appare ristretto essenzialmente a due formazioni politiche: l’Mpla, il Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola del presidente in carica, Jose’ Eduardo dos Santos, al potere dal 1975, con l’indipendenza dal Portogallo, e che s’impose anche sedici anni fa; e l’Unita, l’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola, gruppo ex insurrezionale, uscito perdente dall’interminabile conflitto. Nell’assemblea attuale l’Mpla conta 129 deputati, mentre la maggior parte degli altri sono dell’Unita. Il movimento al governo potrebbe adesso ampliare ulteriormente la propria rappresentanza e, se raggiungesse i due terzi del totale, sarebbe in grado di apportare sostanziali modifiche alla Costituzione in vigore. In lizza ci sono peraltro anche una dozzina di fazioni minori. I risultati definitivi non saranno comunque resi noti prima di una settimana, al minimo.
Gli aventi diritto iscritti nelle liste sono oltre otto milioni, in un Paese ricchissimo di idrocarburi che pero’ sconta ancora in termini di arretratezza il prezzo del conflitto intestino. Stando ai mass media e agli osservatori internazionali, di primo mattino si erano formate lunghe code in diversi punti di Luanda, la capitale, considerata una roccaforte inespugnabile del partito di dos Santos.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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