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Georgia. Missione Ue in Russia. Sarkozy: Mosca ritiri le truppe

Tratto da Rai News 24

Sarkozy
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L’Unione europea ha deciso di rinviare le prossime riunioni già fissate per negoziare un nuovo accordo di partenariato con la Russia fino a quando non saranno applicati tutti i sei punti del piano di pace per la Georgia. Lo ha annunciato il presidente della commissione Europea Jose’ Manuel Barroso al termine del vertice Ue.

Però il presidente di turno dell’Unione europea, Nicolas Sarkozy, ha annunciato che sara’ in missione a Mosca e Tblisi l’8 settembre per parlare della crisi caucasica. L’obiettivo è di “ottenere il ritiro delle forze russe” dietro le linee in cui si trovavano prima del 7 agosto.

“Yalta è finita e il ritorno alle sfere di influenza è inaccettabile”, ha aggiunto, sottolineando che “non è stata una riunione diretta contro la Russia ma il suo comportamento nelle ultime settimane ha portato preoccupazione non solo in Europa”.

Al termine del vertice soddisfatto il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi: “Credo che l’Europa dovesse dare in questa situazione un segnale della sua presenza e dell’unita’ dei suoi Stati membri. E lo ha fatto, come dimostra il mandato pieno dato al presidente di turno dell’Ue Nicholas Sarkozy”.

“E’ giusto essere molto equilibrati e riconoscere che c’era stata una provocazione grave a cui e’ seguita una reazione”.

“Qualcuno – ha aggiunto il premier – durante la riunione ha detto che la reazione russa e’ stata sproporzionata e io gli ho chiesto che cosa si dovesse intendere eventualmente per reazione proporzionata. Nessuno mi ha risposto”.

“Abbiamo superato quello che poteva essere un momento pericoloso per l’Unione europea, che rischiava di accogliere la volonta’ di alcuni paesi di imporre sanzioni contro la Russia sulla base di una versione dei fatti”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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