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Gaza, la tregua è solo sulla carta

Hamas lancia un razzo in Israele che risponde con un raid
HamasLa necessità che venga rafforzata la tregua a Gaza fra Israele e Hamas è stata ribadita da George Mitchell nel corso di un incontro a Ramallah con il presidente dell’Anp Abu Mazen.

Il colloquio ha avuto luogo mentre a Gaza si verificavano nuovi incidenti fra cui i lanci di un razzo e di un colpo di mortaio verso Israele e un attacco aereo israeliano contro due miliziani palestinesi.
Per Mitchell – che ha già incontrato i dirigenti egiziani ed israeliani – la tappa di Ramallah è stata forse la più facile. Con il presidente Abu Mazen ha trovato larghi terreni di intesa: ad esempio quando questi ha lamentato la estensione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, ha menzionato le gravi ripercussioni per la popolazione palestinese per la costruzione della Barriera di sicurezza israeliana e ha sottolineato la necessità di far pervenire ingenti aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, in seguito alla operazione Piombo Fuso. Abu Mazen si è anche espresso per una «riconciliazione nazionale» dei palestinesi e per la iniziativa di pace araba, lanciata in origine dall’Arabia Saudita nel 2002 a Beirut.

Al termine dell’incontro Mitchell ha auspicato un rafforzamento della tregua a Gaza, la prevenzione di nuovi rifornimenti di armi per Hamas e l’apertura dei valichi di Gaza con la partecipazione attiva dell’Anp di Abu Mazen, che era stata espulsa dalla Striscia nel giugno 2007 in seguito ad un colpo di mano militare di Hamas.
Oggi, prima di proseguire la propria missione in Giordania, Mitchell incontrerà a Gerusalemme il leader del Likud Benyamin Netanyahu, che secondo i sondaggi sembra essere lanciato verso una vittoria nelle elezioni politiche israeliane del 10 febbraio. In una intervista radio Netanyahu ha precisato che – a differenza del premier uscente Ehud Olmert – si opporrebbe allo sgombero di coloni, anche nel contesto di accordi di pace con l’Anp.
Fra Israele e Hamas resta intanto elevata la tensione dopo una catena di incidenti verificatisi a Gaza e nel Neghev. Nella nottata di ieri l’aviazione israeliana ha bombardato un edificio di Rafah (Gaza) che si presume fosse adibito alla produzione di razzi. Da parte loro i miliziani sono tornati a sparare verso il Neghev a tre riprese, senza provocare vittime.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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