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Immigrazione, Speroni: “Armi contro i barconi”. Bossi: “Spero non si arrivi a tanto”

L’eurodeputato del Carroccio: “Noi siamo invasi, c’è gente che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli”. Napolitano: “Soluzioni concordate con la Ue”. Le Pen: “Sospendere Schengen”. Bagnasco: “Una sola voce con l’Europa”

Francesco Speroni - Lega NordMILANO – Mentre Giorgio Napolitano, dopo un colloquio con il presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus, torna a chiedere che sull’immigrazione si trovino “soluzioni concordate a livello europeo”, la Lega torna a invocare soluzioni drastiche. “Molto spesso quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo”. Così, dopo il viceministro Roberto Castelli, anche l’eurodeputato della Lega Francesco Speroni, parla di immigrazione ai microfoni di Radio 24. E lo fa invocando l’utilizzo dell’estrema ratio contro i barconi carichi di immigrati. Al punto che Umberto Bossi deve frenarne gli ardori: “Spero non si arrivi a tanto..”

Speroni è netto: “Non sbagliano i tunisini. Se uno invade le acque territoriali di un Paese sovrano è lecito usare le armi, questo è diritto internazionale, l’ha fatto anche Zapatero”. E ancora: “Non ce l’hanno certo scritto in fronte se sono profughi, ma non c’è una situazione in Tunisia che giustifichi l’arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?”. Poi un esempio choc: “Hitler ha sbagliato tutto: se fosse vissuto nei giorni nostri avrebbe mandato dei tedeschi coi barconi a invadere il mondo e nessuno avrebbe potuto fermarli perchè ‘beh, ci sono le ragioni umanitarie’. Noi in Libano, in Afghanistan stiamo usando le armi, perchè non dobbiamo usarle per difendere i nostri confini? Si parla tanto dei 150 anni dell’Unità, qui si tratta di difendere i sacri confini della Patria come qualcuno ancora dice”.

Conclusione che sgombra il campo da ogni dubbio interpretativo: “Noi siamo invasi, c’è gente che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente anche le armi”.

Secca la replica dell’Idv. “La Lega spara sì, ma solo cazzate. Le parole irresponsabili, violente e razziste di Castelli prima e di Speroni poi dimostrano solo l’incapacità del Carroccio di affrontare il fenomeno migratorio” afferma il presidente del gruppo parlamentare Idv Massimo Donadi.

Ma anche in Francia l’aria che tira è pesante per gli immigrati. Con la leader del Fronte Nazionale d’estrema destra francese, Marine Le Pen che chiede “con urgenza la sospensione dello spazio Schengen. Lo abbiamo fatto per un evento futile come la Coppa del mondo (di calcio, ndr.), lo possiamo fare per un’emergenza cosi importante” come l’ondata di flussi irregolari di clandestini. Argomenti di cui la leader estremista si augura di poter parlare con il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Di questo e della “fine dell’Unione europea.

Napolitano. Il capo dello Stato ribadisce le motivazioni della partecipazione dell’Italia ad azioni “che hanno carattere anche militare” di fronte alla situazione che si è creata in Libia con la repressione ordinata da Gheddafi e della rivendicazione della popolazione della Cirenaica di diritti e autonomie. D’accordo con l’Onu si è deciso che “non si poteva restare indifferenti.”

Bagnasco. L’emergenza immigrazione “dovrebbe e deve essere l’occasione perchè l’Italia abbia una sola voce verso l’Europa”. E’ l’appello a evitare divisioni, lanciato dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Alla domanda se l’atteggiamento dell’Ue sia stato deficitario, Bagnasco, interpellato a margine di un convegno, ha risposto che “i fatti sono quelli che sono” e ha invitato ad andare “al di là delle parole: è necessaria una convergenza di azione, ma rapida e concreta”. Per il presidente della Repubblica le preoccupazioni della Chiesa “sono apprezzabili”.

Repubblica
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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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