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La Lega dice no a Monti. Riapre parlamento Padania

Parlamento del Nord(AGI) – Roma, 14 nov. – Il Carroccio riapre il Parlamento del Nord. Lo ha deciso la segreteria politica della Lega Nord, presieduta da Umberto Bossi, che si è riunita oggi (ieri, Ndt) presso la sede federale di via Bellerio.
La riunione, si legge in una nota, “ha deliberato la riapertura del Parlamento della Padania che tornerà a riunirsi il prossimo 4 dicembre”.

Il governo Monti? Si tratta di “un colpo di Stato” e “bene fa la Lega a restare fuori”. Bravo Bossi, quindi, l’unico ad avere il coraggio di fare opposizione. L’obiettivo è di tornare alle origini, secessione e indipendenza del nord. La base del Carroccio è un fiume in piena: sulle frequenze di Radio Padania Libera, gli ascoltatori approfittano numerosi del ‘filo diretto’ no stop e senza filtri (dalle 6 alle 22) per attaccare il presidente incaricato, Mario Monti, “bancario dell’Europa” che, sostiene un padano, “ci tasserà tutto, a noi del Nord che dovremo mandare un sacco di soldi al meridione, che sperpereranno come sempre, e noi resteremo qui più poveri”.

La base è compatta, c’è chi parla di “dittatura europea” e chi lancia un appello ai ‘padani’: “Scendiamo in piazza – dice un ascoltatore – facciamo vedere le nostre bandiere e la nostra forza, è da troppo tempo che non lo facciamo”. E un altro, aggiunge: “Bossi dimmi quello che devo fare e io lo faccio”.
Tra i padani non mancano le critiche al premier uscente, Silvio Berlusconi, che, scandisce con veemenza un ascoltatore, “ha fatto quelle leggi del menga, e l’ultima puttanata è stata quella di mettere un comunista alla Banca europea, invece che mettere Grilli”. E un altro se la prende con il vecchio alleato: “Il più grande traditore è il Pdl che ha pensato solo a fare quello che interessava a lui”.

Un’altra camicia verde si domanda: “Ma come si fa a credere ancora a Berlusconi che per il Nord non ha fatto niente?”.
I lumbard, comunque, non hanno dubbi sul fatto che la scelta del Carroccio di non votare la fiducia al governo Monti e di restare all’opposizione farà bene al partito. Da qui l’incitamento: “Voi leghisti datevi una mossa perché noi abbiamo bisogno di libertà. Monti ormai è considerato un santo, gli manca solo l’aureola” ma, aggiunge un’ascoltatrice, “un esecutivo tecnico è la sconfitta della politica”, testimonia “l’incapacità della destra, della sinistra e del centro”. “Io – dice un ascoltatore – sono ammirato di come la Lega si sta battendo per il suo popolo. Vogliono levarci la pensione di anzianità” aggiunge preoccupato.
E questa è la preoccupazione di molti. Il direttore di Radio Padania, Matteo Salvini, dice anche a Sky, che i “timori dei leghisti per il futuro sono per l’Ici, la patrimoniale, che siano toccate le pensioni… Perché questo ‘supergoverno’ lo potrebbe fare perché non risponde di niente a nessuno”. E anche sul blog della Lega Stefano minaccia: “Bisogna far capire al Pdl che se danno l’ok alle pensioni di anzianità, alle prossime elezioni ci andranno da soli! Forza Lega”. E c’è anche Carlo che si firma ‘ex Pd’: “Non sono un elettore leghista, sono del profondo Sud, ma la giustezza e la coerenza della Lega mi impone di ringraziarla perché è l’unica che difende i diritti dei pensionandi, dei pensionati e dei lavoratori. Grazie. Un ex Pd”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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