Visioni e Metalinguaggi

Belfaskating

Andrea Lavazza, columnist del quotidiano italiano Avvenire

Belfaskating 2K7È il sogno delle montagne russe, è sfidare se stessi e le proprie paure.
Il bambino con gli occhi spalancati guarda i ragazzini terribili che iniziano il loro volo, alti verso il cielo, là dove solo i sogni possono portare. Il bambino li guarda e in un attimo è uno di loro.
Hanno un’arma, ma non spara, non ferisce, non uccide. Lo skateboard riporta al gioco, all’infanzia spensierata. E volare su una tavola con le ruote rollanti è un po’ tornare bambini.
Ma le evoluzioni, i salti e le giravolte sono cose da grandi, da muscoli allenati, da volontà di ferro. Gambe forti e nervi saldi per imparare a volare, per spiccare il volo. Sono uccelli leggeri che fluttuano nell’aria e poi tornano a terra in picchiata, non è facile fermarli, bloccarne l’energia. Ma qualcuno ci è riuscito ed è andato oltre.
Belfaskating 2K7Andrea Varacalli ha puntato il suo obiettivo e i suoi occhi di bambino cresciuto ma sempre curioso su quei giovani muscoli guizzanti. Il suo occhio discreto e veloce ne ha colto la perizia e l’eleganza, il coraggio e la fantasia. Ma, si diceva, è andato oltre. Il suo obiettivo ha inquadrato Belfast, l’Irlanda urbana, non i grandi spazi verdi che quest’isola evoca. E i giovani leoni volanti sono le diverse anime di questa città: sono studenti di college e università, ma anche figli della working class cresciuti con e fra mille problemi, ragazzi che sognano semplicemente una vita diversa.
A bordo degli skate eseguono perfette performance atletiche, e le immagini guardate in successione creano una storia fatta di ruote, tavole, corpi; ma fatta intessuta dei loro abiti, vere macchie di colore, che si staccano da uno sfondo di case grigie, un’urbanizzazione che lascia poco spazio alla fantasia. Le ruote si misurano con l’asfalto, sembrano sfidare i muri delle case, gli elementi urbani, in una ricerca di contatto, di scambio e interazione continui. E anche l’alternarsi degli scatti in bianco e nero con quelli a colori rende maggiormente la sensazione di un movimento continuo contro la fissità degli edifici.
Belfaskating 2K7I ragazzi hanno voglia di muoversi, di agire, di provocare, di andare oltre l’esistente. I giovani volanti saltano letteralmente sulla città, quasi nel tentativo di impossessarsene, di riprendersi qualcosa con cui sentono una reciproca appartenenza. Il loro è un saltare oltre il quotidiano, un uscire da se stessi, la perdita della loro vecchia identità per acquisirne una tutta nuova.
È l’identità dell’uguaglianza, oltre i nazionalismi, oltre i settarismi e i razzismi di ogni colore; è lo stare insieme sentendo l’appartenenza a un luogo, a un nuovo spazio urbano ridisegnato dalle ruote dei loro skate.
Loro è il merito di cercare di superare gli egoismi e la cecità dei loro padri in modo semplice e spontaneo; il merito di Andrea Varacalli è invece quello di permettere anche a chi non può vederli dal vivo di saltare con loro, di sognare con loro una vita nuova e migliore, di spiccare finalmente il volo.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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