Oltre 100 persone hanno partecipato al funerale del 21enne Patrick Azimkar, ucciso durante l’attacco contro la base di Massereene Barracks ad Antrim.
Il commando della Real Ira ha esploso oltre 60 proiettili di armi automatiche uccidendo, oltre al geniere Azimkar, anche il suo commilitone Mark Quinsey. Sono rimasti feriti altri due soldati e i due fattorini di Domino’s Pizza.
Parlando davanti alla Guard Chapel, nel centro di Londra, il comandante del 38° Reggimento Genieri, il tenente colonnello Roger Lewis, ha affermato che uno dei feriti, il geniere Marc Fitzpatrick, deve la sua salvezza “all’azione altruistica di Patrick”.
Secondo il comandante era un comportamento comune di Azimkar.
“Non ha mai cessato di sorprendermi con il suo approccio allegro, incurante delle condizioni e dello stress cui era sottoposto”, ha proseguito Lewis.
La famiglia ha partecipato silenziosamente alla cerimonia, mentre sei commilitoni di Azimkar hanno trasportato il feretro, avvolto nella Union Jack. Il cappello del soldato era appoggiato sulla cassa.
Il geniere è stato quindi trasportato per una tumulazione privata nel cimitero di Haringey.
Nel corso delle indagini la polizia nordirlandese ha arrestato quattro persone, compresi Declan e Dominic Og McGlinchey junior, figli del Chief of Staff dell’Irish National Liberation Army assassinato il 10 febbraio 1994 in circostanze non chiare.
Anche Colin Duffy, repubblicano di alto profilo, è stato arrestato a Lurgan. Il fermo dell’uomo ha causato gravi disordini nella cittadina. Subito dopo l’arresto, il movimento di Eirigi di cui Duffy faceva parte, si è apprestato a comunicare che l’uomo non apparteneva più al movimento da tre settimane. Notizia che, a quanto pare, non era trapelata negli ambienti repubblicani.
