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An unrepentant Fenian warrior. Billy McKee: un secolo di ribellione irlandese

Un veterano repubblicano che si oppose al processo di pace è morto “senza mai pentirsi”, è stato detto a migliaia di persone in lutto a West Belfast.

 

Billy McKee, morto martedì all’età di 97 anni, è stato un membro fondatore della Provisional IRA e un critico feroce della scelta di Gerry Adams e dello Sinn Fein sui metodi della lotta e all’adesione dei principi Mitchell di non violenza.

 

I suoi funerali si sono svolti oggi alla Cattedrale di San Pietro.

 

La bara del Billy McKee è stata trasportata dalla chiesa su un carro, con i suoi uomini della D COY che indossavano i berretti neri in stile paramilitare associati all’ IRA. Un elogio è stato letto davanti a un giardino commemorativo sulla Falls Road, a poca distanza dalla chiesa.

 

Uno dei partecipanti ha detto: “Billy è rimasto coerente con le sue idee fino alla fine e non ha avuto rimpianti, nonostante tutte le avversità che ha sopportato per sostenere la sua versione di repubblicanesimo. Per lui non si tratta di una nuova Irlanda o un’Irlanda decisa a tavolino, era per una repubblica indipendente di 32 Contee, la stessa dichiarata di fronte all’ufficio postale nel 1916.”

 

Era un ex OC dell’IRA e coinvolto nella la D Company dell’organizzazione, ha aggiunto un portavoce. McKee era anche un devoto cattolico che andava a messa tutti i giorni.

 

Un biglietto recitava: “Ti ricorderemo con orgoglio. Tu eri uno su un milione e un vero repubblicano, fino alla fine.” Un berretto e dei guanti sono stati portati su una bara avvolta in una bandiera verde e gialla che recava le parole “Erin Go Bragh”.Un suonatore di cornamusa ha suonato e una folla che si era radunata all’angolo della strada vicino alla cattedrale ha applaudito.

 

 

Sua sorella Theresa è l’unica sorella sopravvissuta ed è stata tra parenti stretti che hanno partecipato al funerale Un sacerdote, Michael Murtagh, ha dichiarato: “Era un noto repubblicano. Non lo neghiamo, né lo glorifichiamo, né lo demonizziamo. Non siamo qui per giudicare o condannare.” Ha detto che nessuno dei presenti voleva aggiungere dolore a molte vittime del conflitto negli ultimi decenni. Billy McKee si è unito a un’organizzazione giovanile repubblicana da adolescente. Più tardi fu imprigionato. Nel 1940 fu arrestato per sei anni  e rinchiuso nel carcere di Crumlin Road. Negli anni ’50 e ’60 trascorse più tempo nella vecchia prigione di North Belfast. L’elogio funebre ha ricordato: “Questo non ha scoraggiato né scosso le sue convinzioni repubblicane. Anzi, lo ha reso più determinato a vedere la fine del dominio britannico nel nostro paese “.

 

Il movimento per i diritti civili e le richieste di uguaglianza per i cattolici  nel 1968 catapultarono McKee in prima linea nel movimento repubblicano in un periodo in cui gran parte dell’IRA si stava muovendo verso una direzione più socialista.

 

Un fucile fu trovato nella sua auto e fu imprigionato. Fece lo sciopero della fame per ottenere lo status di prigioniero  politico, che alla fine fu concesso.

 

Recita ancora l’elogio: “Fu coinvolto in tutti i livelli del movimento repubblicano portando avanti la lotta contro gli inglesi”.

 

“Billy è rimasto fedele alla sua linea e il suo ideale repubblicano non è mai diminuito. Rimase fedele, fedele alla proclamazione (di una Repubblica Irlandese) e alla Repubblica a cui i nostri patrioti diedero la vita per essa, a differenza di quelli che si mossero contro di lui”.

 

Riferimento forse neanche troppo velato a Gerry Adams e ai suoi compagni di partito dello Sinn Fein, oggi grandi assenti. Sicuramente ci fossero stati anche loro, il numero dei partecipanti al funerale sarebbe stato decisamente superiore alle 3000 persone. Anche questo un segnale, che neanche la morte di  McKee ha saputo appianare.

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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