Anna Lo ha provocato malumori politici dicendo che l’unità potrebbe aiutare l’Irlanda economicamente, socialmente e politicamente
Anna Lo, candidata alle europee per Alliance Party, ha provocato furore politico e un problema per il partito intercomunitario, affermando che è praticabile la strada verso un’Irlanda unita.
Anna Lo ha scatenato una tempesta sostenendo che un’Irlanda unita sarebbe “in una migliore posizione economicamente, socialmente e politicamente”.
Le sue osservazioni potrebbero danneggare la prospettiva dell’unico deputato di Alliance a Westminster, Naomi Long, che è candidata nella circoscrizione prevalentemente unionista e protestante di East Belfast.
Alliance Party è tradizionalmente un partito soft-unionista che attira cattolici e protestanti liberali e pro-unione delle classi medie in Irlanda del Nord. In un’intervista rilasciata giovedì all’Irish News, Anna Lo ha detto: “Sono una persona onesta… Penso che [l’Irlanda del Nord] sia un posto così piccolo… dividerla nell’angolo dell’Irlanda per essere parte del Regno Unito… è una cosa molto artificiale”.
La donna, nativa di Hong Kong, descrive sé stessa come “anti-coloniale” – una frase che gli unionisti desiderosi di sottrarre il seggio a Naomi Long intendono cavalcare.
Il candidato dell’Ulster Unionist Party alle elezioni europee e attuale parlamentare a Bruxelles, Jim Nicholson, ha invitato Alliance Party a chiarire la sua posizione sull’unità irlandese. Ha detto Nicholson: “Descrivere come «artificiale» l’appartenenza dell’Irlanda del Nord al Regno Unito – come ha fatto Anna Lo – è un altro segnale che Alliance Party sta rapidamente diventando un posto inospitale per gli unionisti.
“Credere che un’Irlanda unita possa essere economicamente e politicamente fattibile è econominamente e politicamente ingenuo. Se i commento di Anna Lo rispecchiano la posizione dell’Alliance Party, esso non può più pretendere di essere “un partito equidistante”. Invito il leaderdi Alliance Party, David Ford, a chiarire se il partito sostiene oppure no l’Irlanda unita”.
Alliance Party era già stato sotto pressione politica e fisica da parte di estremisti lealisti dopo la decisione di appoggiare la mozione per ridurre il numero di giorni di esposizione della bandiera dell’Unione a Belfast. Il Consiglio comunale aveva votato per cambiare la politica delle bandiere sulla Belfast City Hall, riducendo a 18 giorni l’esposizione della Union Jack.
Il partito difese la propria mossa tra le proteste e gli attacchi con bottiglie molotov contro i suoi uffici e contro le abitazioni dei consiglieri. Ha spiegato che la politica di esporre le bandiere solo in 18 giorni designati non è diverso rispetto alla maggior parte degli altri comuni del Regno Unito. Alliance Party aveva anche affermato di aver bloccato la mossa di Sinn Féin e SDLP per rimuovere del tutto la bandiera dell’Unione dalla City Hall.
Tuttavia, i commenti di Anna Lo causeranno profondo disagio all’interno di Alliance Party, che nel fine settimana terrà la sua conferenza annuale a East Belfast, e non solo in vista delle elezioni europee ma anche di quelle locali.
Tratto da Guardian
Cross-community Alliance assembly member: united Ireland is viable option
Anna Lo creates political furore by saying unity would help Ireland economically, socially and politically
The Alliance party’s candidate for the European elections, Anna Lo, has caused a political furore and created a headache for the cross-community party by stating that she thinks a united Ireland is viable.
Lo has sparked a storm by claiming a united Ireland would be “better placed economically, socially and politically”.
Her remarks could damage the prospect of Alliance’s only MP, Naomi Long, retaining her seat in the predominantly unionist and Protestant East Belfast constituency at the general election.
Alliance has traditionally been a soft-unionist party that attracts liberal pro-union Catholics and Protestants among the middle classes in Northern Ireland. In an interview on Thursday with the Irish News, Lo said: “I’m an honest person … I think it [Northern Ireland] is such a small place … to divide it up and the corner of Ireland to be part of the United Kingdom … it’s very artificial.”
The Hong Kong-born member of the Stormont assembly also describes herself as “anti-colonial” – a remark that unionist opponents seeking to unseat Naomi Long in east Belfast seized upon.
The Ulster Unionist party’s candidate for the European elections and sitting MEP, Jim Nicholson, challenged the Alliance party to clarify its position on Irish unity. Nicholson said: “Describing Northern Ireland being part of the United Kingdom as ‘artificial’ as Anna Lo has done, is another sign that the Alliance party is fast becoming a cold house for unionists.
“To believe that a united Ireland would be economically and politically viable is economically and politically naive … If Ann Lo’s comments are reflective of the Alliance party’s position, it can no longer claim to be a ‘middle ground party’. I now call on the leader of the Alliance party, David Ford, to clarify the party’s position on whether or not support for a united Ireland is now official.”
Alliance has already been under political and physical pressure from extreme loyalists over the party’s decision to back a move to restrict the flying of the union flag last year at Belfast. The council voted to change the policy of flying the union flag atop Belfast city hall to 18 designated days to mark events such as the Queen’s two birthdays.
The party defended the move amid protests and petrol-bomb attacks on its offices and councillors’ homes in 2013. It said the policy of 18 designated days is no different from most other councils in the rest of the UK. Alliance also point out that they blocked a move by Sinn Féin and Social Democratic and Labour party councillors to remove the union flag altogether from the council headquarters.
However, Lo’s comments will cause deep unease within Alliance, which holds its annual conference in east Belfast at the weekend, and in the face not only of European but also local government elections.
So far the party has not commented on whether it endorses or rejects her comments on a united Ireland.