Les Enfants Terribles

Ardoyne 2010: Quattro anni allo spagnolo che ferì la donna poliziotto

Lo spagnolo è stato condannato a quattro anni di carcere per aver lanciato un blocco di cemento contro la donna poliziotto durante gli scontri di Ardoyne di luglio 2010

Ardoyne Riot | 12 07 2010La donna poliziotto fu seriamente ferita quando l’oggetto la colpì sul caso, lanciato dai tetti degli Ardoyne Shops.

Rodger Jorro Costa, 29 anni originario di Barcellona ma abitante a Belfast, si è dichiarato colpevole di tentate lesioni personali gravissime con dolo e disordini derivanti da questo incidente.

Inizialmente era stato accusato di aver tentato di uccidere l’ufficiale.

Condannando Costa, il giudice Tom Burgess ha detto al giovane che il suo “vile attentato” è stato in netto contrasto con il coraggio e la resistenza mostrata dall’agente Amar.

Lodando l’ufficiale, il giudice ha rivelato che all’inizio della giornata era stata colpita da una molotov e che i colleghi hanno dovuto spegnere le fiamme che la minacciavano.

Nonostante quell’attacco e le ferite causate dal blocco di cemento, l’agente Amar voleva ancora stare con i suoi colleghi, nel tentativo di ristabilire l’ordine nella zona.

Rivelando che i riot dello scorso anno sono costati quasi 1 milione di sterline, il giudice ha avvertito chiunque fosse coinvolto in disordini che si troverà subire una condanna al carcere.

“Il tribunale non può ignorare il fatto che in un passato molto recente, in altri scenari cittadini sono scoppiate violenze, ancora una volta con il potenziale di lesioni e danni soprattutto alle persone che si trovano nella loro comunità – alcune vengono cacciate dalle loro case”, afferma il giudice.

Descrivendo come Costa fosse in “prima linea” nella rivolta, il giudice Burgess ha detto che il giovane si è intenzionalmente armato e ha gettato diversi pezzi di muratura contro la polizia, con l’intenzione di ferire gli agenti.

Ha detto che il laureato in politica e giornalismo è stato fortunato di non dover rispondere di un’accusa più grave, perché poteva facilmente avere causato lesioni mortali all’agente Amar.

Il giudice ha detto Costa che la comunità dell’Irlanda del Nord lo aveva accolto ma il loro “benvenuto era stato mal ripagato”, e ha aggiunto che non poteva scegliere una pena detentiva che avrebbe permesso allo spagnolo di tornare a casa nel prossimo futuro perché “ha ancora ha un debito con la nostra società”.

Undici uomini sono stati condannati per aver partecipato alla rivolta, tutti comparsi alla Belfast Crown Court lunedì. Altri 13 saranno in aula martedì.

Il giudice ha detto alla corte che, a suo parere, i disordini dello scorso anno sono stati “estremamente violenti”, premeditati e diffusi, “senza dubbio manipolati da personaggi dietro le quinte”.

L’ispettore capo Alan Little ha accolto positivamente le condanne di lunedì.

“Nessuno vuole vedere i giovani criminalizzati come risultato di essere incoraggiati a farsi coinvolgere nelle violenze. Invito chiunque voglia farsi coinvolgere in qualsiasi tipo di disturbo di fare un passo indietro e pensare alle possibili conseguenze”, ha detto.

“Chiunque partecipi a questo tipo di violenza rischia di essere condannato e di finire con precedenti penali”.

Ha aggiunto: “L’indagine rimane aperta. Stiamo ancora cercando di identificare alcune persone che erano coinvolte nei disordini di Ardoyne dello scorso anno, continuando a lavorare per portare queste persone in tribunale”.

Anche il presidente del Northern Ireland Policing Board ha accolto con favore la sentenza.

Brian Rea ha detto: “Questa sentenza invia un messaggio molto forte: coloro che causano danni ai nostri agenti di polizia durante le situazioni di ordine pubblico saranno trattati con fermezza dai tribunali”.

Spanish Ardoyne rioter jailed

A Spanish man has been jailed for four years after a breeze block was thrown at a police woman during four nights of sectarian rioting in Ardoyne last July.

The police woman was seriously hurt when the missile was thrown on her head from the Ardoyne shop front roof.

Rodger Jorro Costa, who is 29 and originally from Barcelona but with an address in Ulsterville Avenue in Belfast, pleaded guilty to attempted grievous bodily harm with intent and rioting arising from this incident.

He had originally been charged with trying to murder the officer.

Jailing Costa at Belfast Crown Court, Recorder of Belfast Judge Tom Burgess told the Barcelona native that his “cowardly attack” was in stark contrast to the bravery and resilience shown by Constable Amar.

Praising the officer, the judge revealed that earlier in the day she had been hit with a petrol bomb and that colleagues had to extinguish the flames which threatened to engulf her.

Despite that attack and being struck by the concrete, Constable Amar still wanted to stay with her fellow officers in an effort to restore order to the area.

Revealing that policing last year’s disturbances cost close to £1m, the judge issued a warning that anyone involved in rioting will face being sent to jail.

“The court cannot ignore the fact that in the very recent past, elsewhere in the city such violent scenes have been played out, again with the potential of injury and damage particularly to people in their own local community – some driven from their homes,” said the judge.

Describing how Costa was at the “forefront” of the rioting, Judge Burgess said he had intentionally armed himself and thrown several pieces of heavy masonry at police with the intention of injuring them.

He said the politics and journalism graduate was lucky not to be facing more serious charges as he could easily have caused fatal injuries to Constable Amar.

The judge told Costa the Northern Ireland community had welcomed him in but that their “welcome has been poorly repaid,” and added that he could not hand down a jail term which would allow the Spaniard to go home in the near future as “he still owes a debt to our society”.

Eleven men were sentenced for their part in the rioting when they appeared at Belfast Crown Court on Monday. Another 13 are to be sentenced on Tuesday.

The Judge told the court that in his view, last year’s rioting was “extremely violent,” premeditated and widespread “no doubt manipulated by figures behind the scenes”.

Detective Chief Inspector Alan Little has welcomed Monday’s sentencing.

“No-one wants to see young people criminalised as a result of being encouraged to become involved in violence. I would urge anyone considering getting involved in any type of disorder to step back and think of the potential consequences,” he said.

“Anyone taking part in such types of violence runs the risk of being convicted and ending up with a criminal record.”

He added: “The investigation remains open. We are still trying to identify a number of people who were involved in the disorder at the Ardoyne last year and continuing to work at bringing those people before the courts. ”

The Chair of the Northern Ireland Policing Board has also welcomed the sentence.

Brian Rea said: “This sentence sends a very strong message that those who cause injury to our police officers during public order situations will be dealt with robustly by the courts”.

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