Distretto Nord

Attacco contro caserma ad Antrim. Due morti e 4 feriti. Rivendicazione della Real Ira

Massereene Barracks ad Antrim
Sabato sera, poco dopo le 21:40 ora locale, un commando paramilitare ha aperto il fuoco contro i cancelli di ingresso della caserma dell’esercito di Massereene Barracks, ad Antrim.

Le prime voci riportate dai quotidiani online parlavano di colpi di arma da fuoco sparati da un automobile in corsa, mentre successivamente la dinamica è stata chiarita, come dimostrato dal video pubblicato da Sky News.

I primi testimoni hanno riferito di una serie di colpi secchi, al punto che qualcuno ha pensato a fuochi artificiali. Ma alla seconda scarica, tutto si è chiarito.

L’incidente è giuto a sole 36 ore dalla dichiarazione del comandante della polizia nordirlandese, Hugh Orde, che ha confermato l’impiego di membri dell’esercito sotto copertura per cercare di fermare il pericolo di attacco da parte dei repubblicani contrari all’accordo del Venerdì Santo.

La ricostruzione dell’attacco

Secondo quanto ormai appurato anche dalle forze dell’ordine, i soldati di stanza nella caserma, appartenenti al 38° Reggimento Genieri dell’esercito inglese, hanno richiesto al vicino negozio Domino’s Pizza la consegna di alcune pizze presso l’ingresso della caserma.
Quando, 20 minuti dopo, i due fattorini hanno parcheggiato nel piazzale antistante il cancello i soldati sono usciti per il ritiro.
Ma da un’autovettura, probabilmente ferma in attesa dei soldati, sono scesi due uomini armati di mitragliatore, che hanno iniziato a sparare contro il gruppo di soldati. Incuranti di una possibile reazione da parte di chi stava nella caserma, i due assalitori si sono avvicinati e hanno continuato a sparare contro le persone ferite a terra.
Subito dopo sono risaliti in macchina e sono ripartiti in tutta fretta. La polizia in seguito ha trovato una vettura sospetta, forse usata dal commando, nei pressi di Randalstown.

Sirene e soccorsi

Pochi minuti dopo l’assalto, tutta la cittadina è stata percorsa dalle sirene dei mezzi di soccorso. Che si sono unite a quelle della caserma Massereene, in funzione fin dai momenti seguenti all’attacco.
I soccorsi giunti di fronte alla caserma hanno constatato la morte di due giovani soldati ed il ferimento di altri due. Anche i fattorini di Domino’s Pizza erano a terra, colpiti dai proiettili.
I due soldati uccisi avevano poco più di 20 anni ed erano in attesa di partire per l’Afghanistan.
Uno dei fattorini è di nazionalità polacca.
Tutti i feriti sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. Versano in gravi condizioni.
La zona intorno alla caserma è stata immediatamente cordonata dalla polizia, che ha mantenuto l’area off-limits anche domenica.

Le prime reazioni

Appena avvertiti del grave attacco, tutti i parlamentari ed i ministri dei governi inglese e di Dublino hanno rilasciato dichiarazioni molto dure.

Tutti condannano l’attacco e hanno affermato che le morti dei soldati non provocheranno una crisi nel processo di pace. Nelle parole dei politici, inanzitutto, c’è il cordoglio per le famiglie delle vittime.

Gordon Brown, primo ministro inglese, ha assicurato che saranno compiuti sforzi per “arrestare gli autori di questi omicidi”, assicurando la priorità di “difendere la popolazione nordirlandese”. Secondo il premier “nessun omicidio potrà far deragliare il processo di pace, che ha il supporto della maggioranza della popolazione”.

Da Dublino il Taoiseach irlandese Brian Cowen parla di “un ridotto numero di persone che non possono, e non ci riusciranno, minare la volontà della gente di Irlanda di vivere in pace”.

Gerry Adams, presidente dello Sinn Fein, ha affermato in un comunicato che questi attacchi “serviranno a riportare i soldati inglesi nelle strade”, dopo che erano stati ritirati solo poco tempo fa. Per il leader shinner “i responsabili non hano supporto dalla comunità e non hanno alcuna strategia per il raggiungimento di un’Irlanda unita”.

Il primo ministro nordirlandese Peter Robinson, leader del Democratic Unionist Party, ha cancellato il proprio viaggio negli Stati Uniti. Si appella ai lealisti chiedendo di non compiere atti di rivalsa sulla comunità nazionalista/repubblicana.
“Bisogna lasciare agire la polizia e le autorità competenti”, fa sapere il primo ministro. “Loro hanno le capacità necessarie per portare avanti le indagini e noi dobbiamo fornire tutto il supporto necessario”.

Il leader del partito nazionalista Sdlp, Mark Durkan, parlando ai giornalisti dal luogo dell’attacco, ha detto che “tali crimini non portano a nulla tranne dolore e ferite alle vittime e disgusto nella comunità”. Secondo Durkan l’attacco “non è stato portato ad una caserma dell’esercito inglese, ma a tutta la gente d’Irlanda che ha votato per un accordo politico e democratico”.

Per Tom Elliott, parlamentare dell’Ulster Unionist Party, “l’Irlanda del Nord viene riportata indietro ai terribili omicidi degli anni ’70, ’80 e ’90. Non deve essere permesso”, continua Elliott, “ai dissidenti repubblicani di prendere il controllo della nostra società come avvenne con l’Ira per quasi 30 anni. Devono essere immediatamente distrutti”, conclude rudemente il parlamentare unionista.

Diverse sono le reazioni sui siti Internet. I repubblicani contrari agli accordi di pace, sia quello del Venerdì Santo che quello di Saint Andrews, parlano di azione coraggiosa da parte dei paramilitari. Invece su uno dei più importanti siti unionisti il sentimento di rabbia è molto forte. In mezzo ai molti messaggi di cordoglio per la morte dei militari, si legge anche qualche istigazione “al ritorno sulle strade” sia dei soldati (addirittura si parla dei famigerati B Special!) che dei paramilitari lealisti.

Caccia agli uomini

Immediatamente la polizia nordirlandese ha cominciato la caccia ai tre uomini responsabili dell’assalto alla caserma Massereene.
La guida delle unità di ricerca è stata affidata al sovrintendete capo Derek Williamson. Secondo il poliziotto “è chiaro che i terroristi non volevano solamente uccidere i soldati presenti sulla scena ma non hanno esitato a sparare contro i fattori. Questo indica la spietatezza dell’agguato”.
Il comandante della polizia Orde ha affermato che la Psni “possiede tutte le risorse necessarie per trovare i responsabili di questo attacco”.

La Real Ira rivendica l’attacco

Real Ira 2. battaglioneSebbene le indagini fossero subito indirizzate verso i gruppi repubblicani contrari agli accordi di pace e al governo di Stormont, la conferma della matrice dell’attacco è giunta nella giornata di domenica.
La giornalista del Sunday Tribune a Dublino, Suzanne Breen, ha ricevuto una telefonata da parte di un uomo che ha rivendicato la paternità dell’azione, svolta dalla brigata South Antrim della Real Ira.
“Ha detto che né lui né la Real Ira si scusano per aver preso di mira i soldati inglesi perché essi restano degli occupanti in Irlanda del Nord”, ha riferito la giornalista all’emittente Sky News. “Non ha chiesto scusa neppure per il ferimento dei fattorini perché, ha proseguito l’uomo, collaborano con gli inglesi continuando a servirli”.
Per garantire l’autenticità della rivendicazione, l’uomo ha comunicato la parola in codice che contraddistingue le comunicazioni della Real Ira.

L’ultimo precedente

Era da lungo tempo che non c’era l’omicidio di un membro delle forze di sicurezza inglesi in Nordirlanda.
Sempre la Real Ira ha tentato di uccidere alcuni poliziotti a Derry e a Dungannon, lo scorso anno, mentre la Continuity Ira cercò di colpire una pattuglia a piedi tramite un lanciarazzi. L’attacco fallì ma si scoprì che la Cira era riuscita ad ottenere l’esplosivo Semtex direttamente dagli arsenali – in teoria distrutti alcuni anni fa – dei Provisionals.
Lo scorso mese fu ritrovata un’auto carica di 300 libbre di esplosivo (oltre 150 kg) che doveva esplodere nei pressi di una caserma. L’attacco fu abbandonato per motivi tecnici.
L’ultimo militare che ha trovato la morte per le strade del Nord fu Stephen Restorick, 23 anni, ucciso da un cecchino mentre parlava con una persona nei pressi di un posto di blocco a Bessbrook, Contea di Armagh, nel febbraio 1997.
Scientifica al lavoro nei pressi di Massereene Barracks

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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