Les Enfants Terribles

Aumenta il consumo di alcol. Effetto del processo di pace?

birraUn rapporto rilasciato oggi collega l’eccesso di bevute quotidiane al processo di pace in Nordirlanda.

La rapida crescita nei pub e nei club così come il cambiamento delle leggi sulle licenze ha portato i consumi di alcolici alle stelle rispetto al resto del Regno Unito, dove invece c’è un leggere declino nei numeri totali.

Il numero di persone che consumano alcol in Irlanda del Nord sta crescendo, specialmente nella fascia 16-24 anni.

Un rapporto pubblicato dalla Joseph Rowntree Foundation afferma che una possibile spiegazione per l’aumento del consumo di alcolici dal 1986 potrebbe essere l’introduzione di nuove leggi 13 anni fa e lo sviluppo dell’industria del divertimento avvenuta con l’inizio del processo di pace.

Si legge nel rapporto: “Il processo di pace ha portato un aumento di investimenti, occupazione, urbanizzazione, migliorato lo status finanziario e l’indipendenza tra la popolazione e in particolare tra i giovani.

“L’emancipazione sociale ed economica, quando messa a confronto con il basso consumo di alcol a causa di norme religiose e culturali, potrebbe aver portato ad un aumento del consumo negli ultimi anni rispetto al resto del Regno Unito”.

Nel frattempo il rapporto osserva che nel Regno Unito almeno una donna su sei adesso supera del doppio la dose consigliata quotidianamente, stabilita in tre unità.

Gli uomini continuano a bere di più, quasi un quarto di loro (il 23%) consuma il doppio di alcol di quanto dovrebbe, ma la “differenza tra i sessi” si sta restringendo. Tra il 1998 ed il 2006 il numero di donne che “bevono smodatamente”(1) è quasi raddoppiata, raggiungendo quota 15%, più di 4,5 milioni di donne nel Regno Unito.

Ma il numero di giovani tra 16 e 24 anni che hanno questo comportamento è scesa del 9% dal 2000. La ricerca rivela un costante aumento del consumo di alcolici tra le persone di mezza età e gli anziani.

Lesley Smith, autrice della ricerca, della Oxford Brookes University ha detto: “Un’analisi della tendenza degli ultimi 15 o 20 anni indica che il comportamento delle donne si è incrementato maggiormente rispetto a quello degli uomini, almeno in UK dove la differenza tra i due sessi nel consumo eccessivo e dannoso è diminuita negli ultimi anni”.

Smith ha aggiunto: “Molta preoccupazione è stata espressa negli ultimi anni sull’assunzione di alcol da parte dei giovani, e specialmente per quanto riguarda il «binge-drinking».

“Molte persone saranno sorprese di sapere che la percentuale di giovani che beve è diminuita negli ultimi anni, a differenza di quelle relative alle persone di mezza età e più anziane”.

L’aumento dell’indipendenza delle donne e la sicurezza finanziaria sono identificate come le ragioni dell’aumento del consumo di alcol, insieme alla “pressione della pubblicità positiva”.

Il rapporto rivela che meno giovani bevono, ma quelli che lo fanno consumano sempre più alcol.

Il consumo di alcol nella fasica di età 11-13 anni si è raddoppiata rispetto ai livelli degli anni Novanta.
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Note

(1) In inglese si utilizza il termine “binge” che indica un comportamento sregolato per cui una persona beve molti alcolici in poco tempo, con l’obiettivo (spesso ma non sempre) di ubriacarsi. Torna su

Northern Ireland peace process ‘may have boosted binge drinking’

Excessive weekly drinking in Northern Ireland could be down to the peace process, a new report claimed today.

The rapid growth in pubs and clubs as well as changes in the licensing laws has led to higher levels drinking compared to the rest of the UK where there has been a slight overall decline, according to research.

The number of people consuming alcohol in Northern Ireland is also rising, especially among those in the 16-24 age group.

A report for the Joseph Rowntree Foundation said one possible explanation for the increased drinking since 1986 was the introduction of new laws 13 years ago and the development of the leisure industry since the start of the peace process.

It claimed: “The peace process has led to increased investment, employment, urbanisation, improved financial status and independence amongst the population and among young people generally.

“The social and economic emancipation, when set against a historic low baseline of alcohol use because of religious and cultural norms, may have led to increases in alcohol drinking over recent years towards the levels in the rest of the UK.”

Meanwhile the report claimed that across the UK almost one woman in six now drinks more than double the recommended daily amount of three units.

Men still binge drink more, with nearly one in four (23%) consuming twice as much as they should, but the “gender gap” is closing. Between 1998 and 2006 the number of women drinking “binge” amounts almost doubled to 15%, or more than 4.5 million.

But the number of young men aged 16-24 binge drinking has fallen by 9% since 2000. The research also revealed steady increases in alcohol consumption among middle aged and older people.

Lead author Lesley Smith from Oxford Brookes University said: “An examination of trends over the last 15 to 20 years indicates that it is generally the behaviour of women that has increased towards that of men, at least in the UK where the gender gap in drinking at excessive and harmful levels has decreased over recent years.”

She added: “Much concern has been expressed in recent years about young people’s drinking – and young people binge-drinking in particular.

“Many people will be surprised to learn that young men’s drinking, including binge-drinking, has gone down in recent years, while middle age and older people’s drinking has increased.”

Women’s increased independence and financial security were identified as reasons for the increase, along with the “pressure of positive advertising”.

The report found fewer young children drink, but those that do are consuming much more.

Alcohol consumption among 11 to 13 year-olds is twice 1990 levels, they found.
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