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Belfast, 11 luglio 2011: scontri nella notte dei bonfire

Riot ad Ardoyne 2011 | © Andrea Aska VaracalliLe ultime ore dell’11 luglio – la notte dei bonfire lealisti – e le prime ore del 12 luglio – la data attesa dagli unionisti per dimostrare la loro supremazia sulla provincia – hanno visto lo scoppio di numerosi scontri in diverse zone della città.

Fin dal pomeriggio si erano notati, all’interno dei quartieri nazionalisti, uomini con il volto nascosto da passamontagna. Erano tutti volontari di Oglaigh na hEireann, pronti a difendere gli abitanti qualora ci fossero stati nuovi tentatvi di pogrom, tipo quello di East Belfast di due settimane fa.

Il timore tra i repubblicani è che la PSNI – appoggiata dai più alti livelli del governo di Stormont e dal primo ministro inglese Cameron – stia adoperandosi per fare un poderoso giro di vite controle comunità nazionaliste.

Dopo aver permesso alle bandiere lealiste di UVF di sventolare senza problemi, nelle comunità nazionaliste si teme che il prossimo passo sia di rendere fuorilegge il tricolore irlandese nelle Sei Contee.

Un passo che potrebbe portare, come estrema soluzione, anche ad impedire ai repubblicani di effettuare le commemorazioni di Pasqua, mentre si avvicina velocemente il centenario della rivolta di Dublino contro l’oppressore britannico.

Mentre i lealisti incendiavano i loro immensi falò – a ricordo della notte in cui le navi di Guglielmo d’Orange furono guidate fino al porto di Carrickfergus – i repubblicani ingaggiavano una lotta quasi corpo a corpo con la polizia.

Dapprima gli scontri sono iniziati nella zona di Oldpark Road e della rotonda di Broadway, poi si sono estesi in Limestone Road – subito sedati dalla PSNI -, in Donegal Road e per ultimo in North Queen Street.

La polizia ha sparato molti proiettili di plastica nella zona di Oldpark Road, per difendersi dall’attacco di circa 200 repubblicani che lanciavano bottiglie molotov, sassi e blocchi di cemento contro gli agenti.

Sono stati impiegati due cannoni ad acqua per cercare di disperdere la folla.

Alcuni repubblicani hanno bloccato un autobus che percorreva Falls Road, trascinando giù dal mezzo l’autista e costringendo i passeggeri a scendere. L’intento era di lanciare il pesante mezzo contro le Land Rover della PSNI posizionate in Donegal Road, ma l’autobus si è schiantato poco prima di raggiungere le auto della polizia.

Nei duri scontri ci sono stati almeno sette poliziotti feriti. Per due di loro è stato necessario il trasporto in ospedale per le medicazioni. Non si sa quanti siano i repubblicani colpiti e feriti dai pericolosi proiettili di plastica. A curare le loro ferite penseranno gli improvvisati “infermieri” della comunità.

I volontari di Oglaigh na hEireann presenti sulla scena degli scontri all’altezza della rotonda di Broadway hanno estratto le pistole, ma al momento non sappiamo se hanno sparato contro la polizia.

Nel frattempo i bonfire lealisti hanno richiesto l’intervento dei pompieri nordirlandesi. Cinque falò accesi nel la notte di Belfast sono sfuggiti al controllo dei loro creatori. In un caso le fiamme si sono propagate a due negozi, accanto ai quali sono state accatastate le montagne di legna usate per i fuochi.

Una delle autopompe è finita tra i disordini ed è stata gravemente danneggiata, al punto che l’equipaggio è stato costretto ad abbandonarla perché inutilizzabile.

Galleria fotografica | © Andrea “Aska” Varacalli

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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