Distretto Nord

Bloody Sunday: parte dell’interrogatorio del soldato F

I can’t believe the news today
Oh, I can’t close my eyes and make it go away
How long, how long must we sing this song?
How long? How long?

Barney McGuiganBrevi stralci della testimonianza del soldato F davanti alla Commissione d’inchiesta guidata da Lord Saville, istituita cinque anni fa per riaprire le indagini sul Bloody Sunday. Il soldato F, come gli altri accusati di aver sparato il 30 gennaio del 1972, testimonia in condizioni di anonimato, protetto da uno schermo e identificato solo con la lettera dell’alfabeto. I parenti delle vittime sono presenti in aula.

Avvocato Seamus Treacy.

Soldato F, sappiamo che lei ha ucciso Michael Kelly perché la pallottola del suo fucile fu estratta dal suo cadavere. Lo sa, vero?
Sì.
Ci sono prove schiaccianti che Michael Kelly era completamente innocente quando venne ucciso. Mi segue?
Sì.
E lei non ha fatto alcun riferimento, nella sua prima testimonianza, al fatto che gli aveva sparato. Lei concorda con me sul fatto che un uomo che uccide un ragazzo di 17 anni, disarmato, è un vigliacco?
Questo è il suo sentimento, non tocca a me dirlo.
E’ lei la persona che lo ha ucciso?
Non concorderei su questo, no.

Avvocato Michael Mansfield

lo rappresento tre famiglie. Tra queste, quella di uomo chiamato Barney McGuigan, ucciso alla fine del Blocco 1 dei Rossville Flats. L’inchiesta ha stabilito che lei era l’unico soldato sull’angolo di Glenfada Park nord che abbia sparato a sud dei Rossville Flats. Mi segue?
Sì.
Nella sua prima testimonianza, lei non ha detto di aver sparato a Barney McGuigan, bensì a un uomo con una pistola che si trovava all’estremità opposta della strada… Alla domanda se fosse l’uomo identificato nella fotografia, lei disse di non esserne sicuro. Ora, io vorrei un chiarimento. Lei sparò a Barney McGuigan?
Sparai all’uomo con la pistola. Quando ho visto la fotografia ho avuto l’impressione che fosse lui.
Per favore, guardi questa sequenza. C’è il corpo di McGuigan, sullo sfondo. E c’è un gruppo di civili vicino a una cabina telefonica, e l’angolo dove si trovava lei è appena fuori dalla foto. Può vedere sulla faccia di questa gente disarmata il terrore che veniva provocato – suggerirei – da lei. Lo può vedere, vero?
Vedo la foto.
Andiamo, le sto solo chiedendo un commento ovvio: la faccia della donna sulla destra. Paura, terrore, rabbia, angoscia. C’è tutto, no?
Sì.
Sarà d’accordo, penso, che la ferita mortale inferta a quest’uomo che non brandiva nient’altro che un fazzoletto bianco e stata una cosa orribile?
Sì.
Questa è praticamente l’ultima occasione per questa famiglia di avere da lei il riconoscimento di quel che ha fatto. E’ pronto?
Come ho già detto, la persona a cui ho sparato da quell’angolo aveva una pistola in mano. È tutto.
Non quell’uomo. Nessuno lo dice. Se lei spara a un uomo con un fazzoletto bianco in mano, è omicidio.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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