Il DUP ha respinto l’ultimo sforzo dello Sinn Fein per il referendum sull’unità dell’isola, sostenendo che Gerry Adams è “scollegato dalla realtà”.
Venerdì Adams ha detto che le ambizioni repubblicane sull’unità dell’Irlanda sono aumentate dalla recente decisione di tenere un referendum sull’indipendenza della Scozia entro due anni.
“Al momento è una questione reale e ha avuto un importante impeto dalla recente decisione di tenere un referendum nel 2014 sull’indipendenza scozzese” ha spiegato Adams.
“L’Accordo del Venerdì Santo prevede un analogo referendum sull’unità irlandese. Lo Sinn Fein, nel nuovo anno, inizierà una campagna per raggiungere questo obiettivo. Questo significa che abbiamo bisogno di prendere slancio e guadagnare sostegno in modo che i governi irlandese e britannico si convincano della necessità di un referendum.
“Così porteremo avanti una campagna per il «Sì» e per persuadere il popolo dell’isola d’Irlanda a sostenere l’unità e la creazione di una nuova Repubblica”.
In base ai termini dell’Accordo del Venerdì Santo siglato nel 1998, il Segretario di Stato può indire un referendum se viene percepito un cambiamento di umore tra la popolazione. Tuttavia, può essere realizzato solo una volta ogni sette anni.
Nel suo discorso a New York, Adams ha detto che lo Sinn Fein deve convincere la gente da entrambi i lati del confine sui benefici dell’unificazione.
Ha anche esortato gli americani-irlandesi ad usare la loro influenza, aggiungendo: “Gli americani di origine irlandese devono convincere l’opinione politica in America che un’Irlanda unita è nel migliore interesse strategico degli Stati Uniti.
“Abbiamo bisogno che gli americani-irlandesi sostengano lo svolgimento di un sondaggio di frontiera”.
Nel mese di marzo 1973 la questione della partecipazione dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito contro l’unità d’Irlanda venne sollevata con il referendum sulla sovranità. Il risultato fu un voto schiacciante a favore della continuazione dell’unione con il Regno Unito.
Il falco unionista Nigel Dodds, parlamentare DUP, ha detto che gli unionisti non sono preoccupati dal rischio di un nuovo refedendum.
Afferma il politico unionista: “Anche se per qualche miracolo Gerry Adams sarà in grado di convincere gli americani che il futuro di Cork è di maggiore interesse strategico per gli Stati Uniti rispetto al futuro di Chicago o della Cina, la decisione per un referendum di confine non sarebbe immediata.
“Tale referendum può essere indetto solo dal Segretario di Stato quando c’è la possibilità di ottenere un voto a favore del cambiamento del nostro status costituzionale. Il DUP non è preoccupato per la realizzazione di tale votazione, né per l’eventuale risultato.
“Tutti gli indizi recenti indicano a tutti gli effetti un rafforzamento del sostegno per il mantenimento dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito.
“Le uniche persone che si aggrappano alla nozione di un referendum di frontiera sono solo lo Sinn Fein e pochi commentatori creduloni che sostengono porterebbe in qualche modo la stabilità. La realtà è che in Irlanda del Nord, come negli Stati Uniti, le questioni importanti per i nostri cittadini sono la stabilità della nostra economia e le prospettive per l’occupazione”.
Tratto da News Letter
Adams wants US support for border poll
THE DUP have dismissed Sinn Fein’s latest push for a border poll, claiming Gerry Adams is “detached from reality”.
On Friday, Mr Adams said republican ambitions for Irish unity had been boosted by the decision to hold a referendum on Scottish independence in two years’ time.
“This is a live issue at this time and has been given added impetus by the recent decision to hold a referendum in 2014 on Scottish independence,” he said.
“The Good Friday Agreement provides for a border poll on Irish unity. Sinn Fein, in the new year, will commence a campaign to achieve this. That means we need to build momentum and support so that the Irish and British governments are persuaded to hold a border poll.
“We will then have to campaign for a ‘yes’ vote and to persuade the people of the island of Ireland to support unity and the creation of a new Republic.”
Under the terms of the 1998 Good Friday Agreement the Secretary of State can call a border poll if a mood change is detected. However, it can only be called once every seven years.
In his address to an audience in New York, Mr Adams said Sinn Fein would have to persuade people on both sides of the border of the benefits of unification.
He also urged Irish Americans to use their influence, adding: “Irish America needs to persuade political opinion in America that a united Ireland is in the best strategic interests of the USA.
“And we need Irish America to support the holding of a border poll.”
In March 1973 the question of Northern Ireland’s continued participation in the UK versus a united Ireland was raised with the sovereignty referendum. The result was an overwhelming vote in favour of remaining within the UK.
DUP MP Nigel Dodds said unionists were not concerned about the likelihood of a new border poll being held.
He said: “Even if by some miracle Gerry Adams were able to persuade Americans that the future of Cork is of greater strategic interest to the USA than the future of Chicago or even China, the decision on a border poll would not actually be affected.
“A border poll can only be called by the Secretary of State when there is likely to be a vote in favour of changing our constitutional status. The DUP is not concerned about the likelihood of such a poll being held, nor are we worried about what the outcome would be.
“All recent evidence actually points to a strengthening of support for the maintenance of Northern Ireland’s position within the UK.
“The only people who cling to the notion of a border poll are Sinn Fein and a few gullible commentators who claim it would somehow bring stability. The reality is that in Northern Ireland as in the United States the issues of importance to our citizens are the stability of our economy and the prospects for employment.”