Les Enfants Terribles

Comunicato della famiglia di Marian Price, 22 novembre 2012

Free Marian PriceCome familiari di Marian siamo sconvolti dalla mancanza di urgenza mostrata dai Commissari per il Rilascio (Parole Commissioners, Ndt) che attualmente stanno rivedendo il suo caso. rivedere il suo caso. Vi è una opinione, largamente diffusa sia all’interno della nostra famiglia che nell’intera comunità, che viene utilizzata questa fase di stallo appositamente per ritardare una decisione determinante. Abbiamo tutti ricevuto rassicurazioni che questi commissari hanno il potere di definire un verdetto e questo punto di vista è stato continuamente rafforzato dai Segretari di Stati passati e presenti così come dal ministero di David Ford, o ministero della Giustizia, e dei loro rispettivi incaricati. Sono trascorsi ora 18 mesi da quando Owen Paterson ha avviato i meccanismi per revocare una licenza in base alla quale, ha affermato, Marian doveva sottostare. Adesso lei è in carcere per reati risalenti a quasi 40 anni fa. Marian è stata rilasciata dai giudici, ma da maggio 2011 è rimasta in isolamento in prigione e adesso viene trattenuta in un’unità ospedaliera completamente isolata.

Come conseguenza del suo trattamento nelle prigioni di Maghaberry e Hydebank la salute di Marian ha continuato a deteriorarsi. Il personale dell’ospedale che adesso cura le varie malattie di Marianha un arduo compito di bilanciare farmaci altamente tossici con altri trattamenti. Questo calvario per tutti i soggetti coinvolti non sarebbe dovuto accadere. I giudici hanno detto che Marian doveva essere rilasciata con la condizionale e tutti i pareri medici hanno dichiarato che non può essere curata in un ambiente non idoneo per il recupero. Marian si trova in un ospedale “esterno” da giugno e viene tenuta sotto controllo con tutte le regole e le normative applicate ad un regime carcerario. Il fatto che lei è stata ricoverata in ospedale da così tanto tempo senza alcun miglioramento, anzi con dei peggioramenti, la dice lunga sullo stato cronico della sua salute.

La nostra famiglia non può più attendere la compiacenza di chi ha il potere di intervenire rapidamente in questo limbo giuridico. Marian è stata costreta a sopportare il peso di un “gioco” a scapito della sua salute fisica e mentale. Invitiamo le persone designate a pronunciarsi in questa parodia chiamata sistema giuridico affinché agiscano subito, prima che una situazione vergognosa diventi irrecuperabile. I Commissari per il Rilascio non hanno rispettato gli obblighi cui devono sottostare. Marian ha il diritto di ottenere un processo entro i termini ragionevoli stabiliti dall’articolo 5 della Convenzione Europea (per lasalvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali). I Commissari che trattano il caso di Marian devono adempiere alle loro funzioni legali senza interferenze da qualsiasi fonte. Il loro ritardo ad intraprendere il percorso verso una soluzione di questo urgente problema sta facendo pendere la bilancia verso un ulteriore deterioramento della salute, già gravemente minata, di Marian. Allo stesso tempo chiediamo allo Stato di presentare le prove, se esistono, in modo che il team legale di Marian la possa difendere. I Commissari per il Rilascio devono attuare rapidamente i doveri spettanti a loro e, dopo un processo così lungo, devono giungere ad una sentenza giusta e decisiva.

La famiglia Price/McGlinchey

McGlinchey and Price family statement 22/11/2012

We as Marian’s family are appalled at the lack of urgency being displayed by the Parole Commissioners who are at present reviewing her case. There is a broadly shared view both within our family and the wider community that a stalling process is being employed to delay a determinant decision. We have all been assured that these Commissioners have the powers to deliver such a verdict and this view has been continually reinforced by the Secretaries of State past and present as well as David Ford’s Department o Justice and their respective appointees. It is now 18 months since Owen Paterson employed mechanisms to revoke a license he claimed Marian was held under. She is now imprisoned for offences dating back almost 40 years. Marian has been bailed by the courts yet since May 2011 has remained in solitary confinement in prison and present is held in an isolated hospital unit.

As a consequence of her treatment in Maghaberry and Hydebank prison Marian’s health has continued to deteriorate. The hospital staff now treating Marian’s various illnesses have had an arduous task balancing highly toxic medications with other treatments. This ordeal for all involved should be not be happening. The courts have said Marian should be released on bail and all medical opinion has stated she cannot be treated in an environment that is not conductive to recovery. Marian has been in an ‘outside’ hospital since June and is held under guard with all the rules and regulations applied to a prison regime. The fact that she has been hospitalised by such a lengthy period without improvement and indeed marked deterioration speaks volumes about the chronic state of her health.

Our family can no longer await the pleasure of those with the power to deal expeditiously with this legal limbo. Marian has been forced to endure the brunt of game playing to the detriment of her mental and physical health. We call on those assigned to adjudicate in this travesty of a so called justice system to act now before a shameful situation becomes irredeemable. The Parol Commissioners have not complied with the obligations apportioned to them. Marian is entitled to have a hearing within a reasonable time under Article 5 of the European Convention. The Commissioners dealing with Marian’s case must discharge their statuatory legal duties without interference from any source. Their delay in embarking on the pathway to a resolution of this urgent matter is tilting the scales towards further deterioration in Marian’s already serious ill health. At the same time we call on the state to produce the evidence if it exists so that Marian’s legal team can defend her. The Parole Commissioners must swiftly enact the duties charged to them and after such a lengthy process come to a just and decisive ruling.

The Price/McGlinchey family

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