Les Enfants Terribles

Decommissioning: resta segreto il numero di armi distrutte dai paramilitari

John de ChastelainL’inventario completo delle arme messe fuori uso dai paramilitari durante il processo di pace nin sarà reso pubblico, ha deciso l’organismo che ha sovrinteso alla distruzione degli arsenali.

I documenti dettagliati su tutte le armi da fuoco, munizioni ed esplosivi messi fuori uso dai gruppi come Provisional IRA, Ulster Defence Association e Ulster Volunteer Force sarà custodito dal Dipartimento di Stato americano a Washigton. Lo afferma l’Independent International Commission on Decommissioning (IICD).

La mossa viene rivelata nel rapporto finale dell’IICD pubblicato dai governi inglese ed irlandese.

La commissione dice che parte delle motivazioni per tenere le informazioni sotto chiave è quello di evitare di scoraggiare futuri atti di decommissioning.

L’ultimo documento prodotto dai commissari riflette sull’intero lavoro da quando la Commissione è stata istituita nel 1997.

In quel periodo la IICD, guidata dal generale canadese in pensione John de Chastelain, ha facilitato la distruzione degli arsenali appartenenti a tutte le organizzazioni militanti in cessate-il-fuoco.

Anche se una banda di estremisti marginali continuano a colpire il processo di pace con il terrorismo, il lavoro dell’IICD era quello di facilitare il disarmo tra i gruppi che avevano rinunciato alla violenza, non convincere coloro che ancora erano intenti a lottare.

Mentre non vi è alcun inventario nella relazione finale, viene fornito un resoconto degli eventi della decommissioning, una sintesi dei fattori chiave che hanno consentito alla Commissione di perseguire i suoi obiettivi e mette in evidenza le lezioni apprese.

Dopo aver lasciato una copia del rapporto nella libreria di Westminster, il Segretario di Stato dell’Irlanda del Nord Owen Paterson ha dichiarato: “Il mandato della commissione era quello di fornire un meccanismo, del tutto indipendente dal governo, per eseguire lo smantellamento delle armi paramilitari in modo tale da renderle in modo permanente inaccessibili o inutilizzabili.

“Il compito era difficile, i commissari hanno lavorato instancabilmente per realizzarlo. Non vi è alcun dubbio che la loro indipendenza e l’alto livello di impegno sono stati cruciali nel guadagnare la fiducia delle organizzazioni paramilitari. Gli atti conseguenti di decommissioning hanno contribuito a rendere l’Irlanda del Nord una società più pacifica, stabile e inclusiva “, ha detto.

Decommissioned arms to stay secret

A full inventory of arms decommissioned by paramilitaries during the peace process will not be made public, the body which oversaw the process has decided.

The detailed files on all the guns, munitions and explosives put beyond use by groups such as the IRA, UDA and UVF will instead be held by the US State Department in Washington, said the Independent International Commission on Decommissioning (IICD).

The move was revealed in the final report of the IICD which was published by the British and Irish governments.

The commission said part of its rationale for keeping the information under wraps was to avoid discouraging future acts of decommissioning.

The last document produced by the commissioners reflected on its work since it was first set up in 1997.

In that period the IICD, led by retired Canadian general John de Chastelain, facilitated the destruction of arsenals belonging to all militant organisations on ceasefire.

Although a marginalised band of extremists continue to target the peace process using terrorism, the IICD’s job was to facilitate disarmament among those groups which had renounced violence, not persuade those still intent on conflict.

While there is no inventory in the final report, it does provide an account of decommissioning events, a summary of key factors that enabled the commission to deliver its objectives and highlights the lessons learnt.

After placing a copy of the report in Westminster’s library, Northern Ireland Secretary of State for Northern Ireland Owen Paterson said: “The commission’s remit was to provide a mechanism, entirely independent of government, to execute the decommissioning of paramilitary arms in a manner that rendered them permanently inaccessible or unusable.

“The task was difficult and the commissioners worked tirelessly to achieve it. There is no doubt that their independence and high level of commitment were crucial in gaining the confidence of paramilitary organisations. The resulting major acts of decommissioning they secured have contributed to making Northern Ireland a more peaceful, stable and inclusive society,” he said.

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