Distretto Nord

Derry: minacce contro guardie carcerarie

Su un muro di Creggan, quartiere di Derry, sono comparsi i nomi di probabili guardie carcerarie che lavorano nella prigione di massima sicurezza di Maghaberry.

Accanto ai nomi il disegno del mirino di un fucile di precisione.

La parole “Dobbiamo solo essere fortunati una volta” (“We only have to be lucky once”) e la sigla “IRA” sono apparse su un muro nell’area repubblicana, mentre su un altro muro è stata scritta la frase “VIolatori dei diritti umani di Maghaberry” (“Maghaberry human rights abusers”).

Fonti della zona hanno fatto sapere che lo scorso mese i nomi dello stesso gruppo di guardie carcerarie erano stati scritti sui muri, sempre a Creggan, ma erano stati immediatamente rimossi.

Quando i giornalisti dell’Irish News ha visitato la zona ha notato come i graffiti sembrassero appena scritti.

L’Ispettore Capo della PSNI Alan Hutton ha detto: “La polizia di Derry è a conoscenza della comparsa di graffiti nell’area di Creggan martedì 9 gennaio, anche su un muro vicino ai negozi nella zona di Central Drive e su un muro a Ramore Gardens a Ballymagowan.

“Le indagini sono in corso.

“La polizia era presente questa mattina, su richiesta del ministero della Giustizia, quando è arrivato il personale per la rimozione dei graffiti”.

Si ritiene che le guardie carcerarie identificati lavorino presso la prigione di Maghaberry.

Negli ultimi anni ci sono state molte tensioni tra il personale carcerario e i prigionieri repubblicani detenuti nella prigione.

Due guardie carcerarie sono state assassinate dalla New IRA.

Il presidente dell’Associazione delle Guardie Carcerarie (Prison Officers Association) Ivor Dunne ha condannato la comparsa dei graffiti.

Ha detto che il precedente graffito su cui erano comparsi i nomi delle guardie carcerarie era stato “molto angoscioso” per le persone identificate.

“È molto grave quando il personale viene isolato” ha riferito.

“Il personale sta compiendo il proprio lavoro con imparzialità e dignità”.

Dunne ha detto anche che questo genere di incidenti hanno “ripercussioni sui membri della famiglia e sulla vita familiare” e intende ribadire “come sia spregevole questa azione, perché i nuovi assunti indossano l’uniforme e sono sottopagati per il compito a loro assegnato e la gente sembra dimenticarselo”.

Nel novembre 2012 David Black fu colpito a morte lungo l’autostrada M1 mentre si recava al lavoro nella prigione di Maghaberry.

Adrian Ismay, che lavorava come istruttore nel Prison Service College morì nel marzo 2016, undici giorni dopo l’esplosione di un ordigno posizionato sotto al suo furgone a East Belfast.

Durante il conflitto nordirlandese il personale carcerario venne regolarmente colpito, con i repubblicani responsabili della maggior parte degli attacchi.

Nel frattempo un graffito dipinto sul muro di una fabbrica di West Belfast è stato rimosso.

La frase “Lealisti di FG non siete benvenuti” (“FG’s loyalist not welcome) è comparsa lunedì sul muro della fabbrica Caterpillar, una ex sede della FG Wilson (produttori di generatori diesel e a gas, ndt), vicino a Springfield Road.

I sindacati ed i politici hanno condannato l’accaduto.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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