Dirigenti di Asda fanno pace con la famiglia dei due cattolici assassinati
I dirigenti di Asda hanno parlato con la famiglia dei due fratelli cattolici assassinati durante i Troubles da un membro del loro personale.
I capi della catena di supermercati sono volati a Belfast ieri per spiegare alla famiglia di Thomas e John McErlane perché a William Hunter, 54 anni, è stato permesso di ritornare al lavoro dopo essere stato licenziato per aver fatto commenti su The Sash.
Una protesta di quattro giorni venne eseguita fuori dal negozio in Shore Road a North Belfast dopo l’allontanamento di Hunter.
Dopo un appello interno tenutosi lunedì, Asda ha affermato che l’uomo “ha espresso rammarico per le offese non intenzionali causate” ed è stato rimesso al suo posto.
I sostenitori di Hunter lo descrivono come “il sale della terra”, ma dopo è emerso che l’uomo aveva sparato alla nuca ai due fratelli mentre giocavano a carte in un appartamento del quartiere ultralealista di Mount Vernon nel 1975.
Gerard McErlane, fratello delle vittime, si era detto piccato della decisione del negozio.
Parlando in televisione ha affermato: “Mi chiedo solamente, adesso che hanno sentito che è un assassino condannato, cosa pensano queste persone di lui?”.
Il direttore di Asda Mark Ibbottson e Rick Bendal della consociata americana Walmart hanno incontrato i McErlane in un albergo di West Belfast.
L’incontro è durato quattro ore ed entrambe le parti hanno affermato che la disputa è stata risolta.
Non è chiaro quali decisioni siano state prese, ma Asda e la famiglia hanno rilasciato una dichiarazione.
“Siamo molto contenti dell’esito dell’incontro e per la loro attitudine comprensiva e simpatetica per tutti noi”, ha affermato McErlane.
“Speriamo che questo episodio adesso sia chiuso”.