Distretto Nord

Duffy rientra ad Antrim. “Hanno insultato figli e moglie, defecato sul letto e devastato casa” durante il blitz dell’arresto

Colin DuffyNemmeno dieci minuti dopo il rilascio è stato riarrestato. Ancora lui, Colin Duffy. Il più popolare tra i repubblicani irlandesi si è dimostrato ancora come puro fumo negli occhi per le forze di sicurezza britanniche. Nel quadro delle indagini per l’attacco della Real Ira – Oglaigh na hEireann – alla base inglese di Antrim, Duffy era finito in manette perché “sospettato di aver partecipato all’operazione”.
Ieri mattina, il giudice supremo dell’Alta Corte, Sir Brian Kerr, ha ribaltato la detenzione del sestetto repubblicano ancora detenuto nel centro d’interrogazione di Antrim  giudicata “ fuori dalle convenzioni per i diritti umani”,  e facendolo de facto liberare ieri mattina.
In precedenza, la Londra politica, avvalendosi di una clamorosa legge che consente alla polizia di trattenere fino a 28 giorni un sospettato senza prove (Terrorism Act 41) – la più lunga detenzione preventiva nelle democrazie al mondo – aveva concesso alla Psni, la polizia nordirlandese, un assegno in bianco sull’estensione del fermo.
Duffy e i suoi avvocati cattolici, Pat Vernon e Joe McVeigh, dopo aver preso contatto con le commissioni dell’Aia e Strasburgo, erano riusciti a portare in appello i metodi della Psni e a far liberare anche gli altri, ma appena fuori Duffy è riarrestato.
“E’ una vendetta”, hanno detto i familiari del repubblicano. Una lunga e acrobatica storia quella di Colin “Collie” Duffy, un eterno braccio di ferro prima con la Royal Ulster Constabulary poi con la Psni. Collie, 40anni, era stato per anni difeso dalla legale cattolica per i diritti civili, Rosemary Nelson, uccisa 10 anni fa a Lurgan da una bomba nella sua auto piazzata dai lealisti in collusione con alcuni apparati militari dell’intelligence britannica attivi nel mid-Ulster.
Durante il suo arresto, due settimane fa, la Psni ha fatto irruzione nella casa di Lurgan in completo assetto anti-sommossa. Davanti ai figli e alla moglie hanno devastato l’appartamento, defecato sul letto matrimoniale e costretta la famiglia a rimanere fuori casa per 14 ore.
Questi sarebbero i primi dettagli del blitz in casa Duffy che stasera i legali, professori, difensori dei diritti civili ed ex prigionieri, affiancati dalle famiglie discuteranno, assieme alle problematiche che comprta l’ACT 41,  nel centro della comunita’ di Lurgan in un largo dibattito pubblico.
Intanto, proseguono le indagini anche sull’omicidio dell’agente di polizia Stephen Carroll. Gli unici per il momento finiti in custodia cautelare in attesa del processo sono un 17enne di Craigavon – accusato anche di associazione alla Continuity Ira – ed un ex assessore e consigliere dello Sinn Fein di Lurgan, Brendan McConville.
Per entrambi la sessione in aula è prevista per il prossimo 3 aprile.

Tags

Related Articles

Close