Les Enfants Terribles

Éirígí: ricordiamo Internamento

Internment - InternamentoIl 9 agosto 1971, l’internamento senza processo venne introdotto nelle Sei Contee occupate. Nel giro di poche ore centinaia di repubblicani furono arrestati in raid avvenuti all’alba. Per alcuni dei fermati ci sarebbero voluti anni prima di essere rilasciati dalla custodia britannica. Quell’introduzione dell’internamento ha segnato un drammatico incremento del conflitto, con la rabbia che attraversava tutte le Sei Contee. Meno di cinque anni dopo, a dicembre 1975, l’internamento si concluse con un completo fallimento.

Nel 2009 i britannici hanno nuovamente introdotto l’internamento senza processo in Irlanda, sottoforma di detenzione per 28 giorni. I cittadini irlandesi adesso possono essere trattenuti dalle forze di occupazione fino a quattro settimane senza essere accusati o arrestati. Ad inizio di questo anno, alcuni repubblicani sono stati fermati per la prima volta con questa legge draconiana.

Se servissero ulteriori prove della vera natura del ruolo britannico in Irlanda, il comportamento tenuto dalla polizia paramilitare (la PSNI) il 13 luglio 2009 può fornirle. I residenti della zona di Ardoyne, North Belfast, che si sono recati ad una protesta pacifica contro una marcia settaria non gradita, sono stati affrontati da centinaia di membri della PSNI in completo assetto antisommossa. In poche ore la PSNI ha sparato indiscriminatamente proiettili di plastica, ferendo 10 persone.

Sono diciassette le persone uccise dai proiettili di plastica o di gomma, in Irlanda. L’uso di tali armi letali per il “controllo della folla” è stato a lungo condannato da tutta la gente giudiziosa in Irlanda e all’estero.

L’8 agosto, Éirígí terrà una dimostrazione presso l’ambasciata britannica a Dublino e alla caserma della PSNI ad Enniskillen per segnare l’introduzione dell’internamento nel 1971 e in opposizione sia alla detenzione di 28 giorni che all’uso dei proiettili di plastica.

Il giorno seguente, ci sarà un incontro pubblico a Falls Road, Belfast, incentrato sull’introduzione dell’internamento nel 1971 e l’attuale utilizzo della legislazione repressiva da parte del governo britannico. Tra i relatori interverranno l’ex prigioniero di Guantanamo, Ruhal Ahmed, l’ex internato a Long Kesh ed poi evaso da Maze, Gerry McDonnell, e l’avvocato per i diritti umani Pádraigín Drinan, che rappresentava gli uomini incappucciati *.
L’incontro si terrà al Conway Education Centre, Conway Mill, Falls Road, Belfast a partire dalle 15 di domenica 9 agosto.

Parlando prima della protesta di Dublino, il direttore di Éirígí, Brian Leeson, ha detto: “Nel corso degli ultimi dodici mesi c’è stato un drammatico aumento delle operazioni britanniche in Irlanda. Abbiamo visto l’esercito britannico schierato nuovamente sotto forma di Special Reconnaissance Regiment, l’introduzione della detenzione di 28 giorni, le proteste pacifiche soppresse con la forza e recentemente abbiamo visto di nuovo l’utilizzo dei proiettili di plastica. In aggiunta c’è una notevole crescita della persecuzione e del tentativo di reclutare informatori.

“La nostra protesta dell’8 agosto darà l’opportunità alla gente di Dublino di mostrare la propria opposizione alla crescente occupazione in generale e, nel particolare, contro la detenzione di 28 giorni e l’uso dei proiettili di plastica. Voglio incoraggiare chiunque sostenga la libertà irlandese di partecipare alla protesta e far sentire la propria voce”.

Note

* Gli “uomini incappucciati” (Hooded men) sono i dodici prigionieri meglio conosciuti come Guineapigs. Su di essi vennero sperimentate cinque “tecniche di interrogatorio” consistenti in:
  • deprivazione sensoriale e disorientamento, indotti mantenendo l’individuo costantemente incappucciato ed esponendolo a un forte e continuo rumore meccanico, grida, urla ed effetti sonori registrati su nastro;
  • privazione del sonno;
  • somministrazione di cibo e acqua in quantità esigue e a intervalli irregolari;
  • maltrattamento fisico, continue e brutali percosse, minacce, finte fucilazioni, elettroshock, trasporto di persone su elicotteri dell’esercito che si alzano di poco dal terreno per poi gettarli nel vuoto dopo averle convinte di essere in volo sopra Belfast. Alcuni sono costretti a correre a piedi nudi su pezzi di vetro, pietre appuntite e chiodi, tra i soldati che li colpiscono con manganelli; altri sono costretti ad atti degradanti, come pulire con la lingua la tazza del Wc;
  • esercizi fisici estenuanti, mantenimento del prigioniero in piedi per lungo tempo, con gambe divaricate, braccia distese e peso del corpo sulla punta delle dita a contatto con il muro (wall standing), fino allo svenimento. Poi la “cavia” viene fatta rinvenire e messa di nuovo contro la parete.

Parzialmente tratto da Un giorno della mia vita di Bobby Sands

Éirígí: Remember Internment

On August 9 1971, internment without trial was introduced in the occupied Six Counties. Within hours hundreds of republicans were being rounded up in dawn raids. For some of those detainees it would be years before they would be released from British custody. That introduction of internment marked a dramatic escalation in the conflict that was then raging across the Six Counties. Within less then five years, in December 1975, internment ended – in complete failure.

In 2009, Britain has reintroduced internment without trial to Ireland, in the form of twenty-eight day detention periods. Irish citizens can now be held by the occupation forces for up to four weeks without being charged or convicted. Earlier this year republicans were detained for the first time using this draconian legislation.

If further evidence was needed of the true nature of Britain’s role in Ireland the behaviour of the paramilitary PSNI on July 13, 2009 provides it. As residents of the Ardoyne district of North Belfast gathered on that date to peacefully protest against an unwanted sectarian march, they were met by hundreds of PSNI members in full riot gear. Within hours the PSNI were indiscriminately firing plastic bullets, injuring ten people.

Plastic and rubber bullets have already killed seventeen people in Ireland. The use of such lethal weapons for ‘crowd control’ purposes has long been condemned by all right-thinking people across Ireland and beyond.

On August 8, éirígí will be holding demonstrations at the British Embassy in Dublin and at Enniskillen PSNI Barracks to mark the introduction of internment in 1971 and to oppose both 28-day detention and the use of plastic bullets.

On the following day, there will be a public meeting on Belfast’s Falls Road, focusing on the introduction of internment in August 1971 and the contemporary use of repressive legislation by the British government. Speakers will include former Guantanamo Bay detainee Ruhal Ahmed, former Long Kesh internee and H-Block escaper Gerry McDonnell and human rights lawyer Pádraigín Drinan, who represented the hooded men. The meeting will start at 3pm on Sunday, August 9 in the Conway Education Centre, Conway Mill, Falls Road, Belfast.

Speaking in advance of the Dublin protest éirígí chairperson Brian Leeson said, “Over the course of the last twelve months there has been a dramatic escalation in British operations in Ireland. We have seen the British Army redeployed in the form of the Special Reconnaissance Regiment, twenty-eight day detention introduced, peaceful protests forcibly suppressed, and most recently we have seen plastic bullets being fired once again. In addition there has been a noticeable upsurge in harassment and attempts to recruit informers.

“Our protest on August 8 will give people in Dublin an opportunity to show their opposition to the ongoing occupation in general and twenty-eight day detention and plastic bullet use in particular. I would encourage everyone who supports Irish freedom to come along to the protest and make their voice heard.”

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