Una plumbea Derry ha accolto domenica 22 aprile il raduno per Marian Price.
Il lungo cordone di folla ha innalzato al cielo striscioni, cartelli e stendardi per chiedere l’immediata liberazione della prominente repubblicana, internata in isolamento da quasi un anno.
Tra la gente anche molti volti conosciuti, tra cui gli ex POW Colin Duffy e Daniel DD McLaughlin, numerosi ex Blanket Men e Hunger Strikers. Alla manifestazione ha partecipato anche Peggy O’Hara, madre di Patsy, uno dei dieci repubblicani morti a Long Kesh durante lo sciopero della fame del 1981.
Gli agenti della PSNI hanno sorvegliato incessantemente la manifestazione.
I partecipanti nazionalisti e repubblicani, hanno percorso la strada che divide il Free Derry Corner fino alla Guildhall Square, dove la manifestazione si è conclusa con gli interventi degli oratori.
A parlare alla folla di circa 1000 persone radunate nella piazza, sono stati Gerry McGlinchey – il marito di Marian Price -, monsignor Raymond Murray – ex cappellano di Long Kesh, Kate Nash – organizzatrice della Marcia per la Giustizia e parente di una vittima della Bloody Sunday – e il parlamentare dell’SDLP Pat Ramsey, uno dei pochi politici ad interessarsi della detenzione di Marian Price.
Gerry McGlinchey ha chiesto al Segretario di Stato il rilascio di Marian, ricordando che il politico britanico “non ha mai spiegato quale minaccia riveste e si è rifiutato di dire quali prove ha in suo possesso”.
Secondo Pat Ramsey “i 12 mesi di isolamento hanno presentato il conto”, perché Marian Price “dovrebbe essere in un ospedale” come ricordato in un rapporto dell’istituto di sanità.
L’apice della giornata si è raggiunto quando al telefono si è udita la voce di Marian Price.
Immagini dal raduno Free Marian Price, Derry 22 aprile 2012
Un sentito ringraziamento a Derry Sceal per l’uso delle foto | A heartfelt thanks to Derry Sceal for this photographs
