Ancora inchiodati dalle questioni sulla devolution dei poteri di sicurezza e giustizia, Sinn Fein e Dup continuano a non parlarsi ufficialmente.
Fermi sulle loro opposte posizioni, nessuno dei due partiti intende cedere di un millimetro.
Le proteste degli altri partiti si fanno sentire ma nulla pare smuovere i politici dei due maggiori partiti nordirlandesi.
Peter Robinson, primo ministro, aveva chiesto a tutti i ministri un incontro senza un ordine del giorno prestabilito, aperto a qualsiasi argomento. Ma lo Sinn Fein ha rifiutato anche quest’offerta, chiedendo invece un’agenda dettagliata della riunione, firmata sia da Robinson che dal suo vice McGuinness.
Anche McGuinness osserva che esistono dei problemi: “Non nascondiamo la realtà, ci sono evidenti difficoltà” dice il vice primo ministro. “Ma sono cresciuto con l’idea che nessuna difficoltà è così insormontabile da poter essere risolta”.
Però l’azione politica è ormai paralizzata e non sembra ci siano spiragli.
Da Downing Street, per ora, non giungono notizie ufficiali. Ma il governo Blair – ora sostituito da Gordon Brown – aveva lavorato duramente per permettere il ritorno della politica a Stormont, cercando di unire le varie anime della regione.
In forse anche l’incontro Nord-Sud in calendario per domani. Lo ha annunciato chiaramente il Dup. Quasi una rappresaglia per il prolungato veto agli incontri a Stormont da parte dello Sinn Fein.