Si è svolto a Birmingham il funerale di Mark Quinsley, geniere dell’esercito britannico ucciso ell’attacco alla caserma di Massereene Barracks ad Antrim.
Quinsley sarebbe dovuto partire poche ore dopo l’attacco di sabato 7 marzo insieme all’altro geniere ucciso, Patrick Azimkar, con destinazione Afghanistan.
“Era in attesa di andare in Afghanistan. Voleva mostrare ciò di cui era fatto”, ha riferito il tenente colonnello Roger Lewis, leggendo il comunicato emesso dalla famiglia.
“Gli è stata negata l’opportunità di servire il proprio Paese, che era ciò che voleva disperatamente fare”.
Alla cerimonia hanno partecipato centinaia di persone, compresi i leader delle quattro principali chiese nordirlandesi. Tutti uno a fianco all’altro nella Immanuel Church di Birmingham.
Il feretro è stato portato a spalla da sei commilitoni del 38° Reggimento Genieri. Appoggiata sulla cassa la Union Jack.
Ha affermato il cappellano militare Colin Butler “alle persone abbastanza vecchie, che le emozioni relative all’Irlanda del Nord del passato si sono risvegliate”.
“Abbiamo osservato una comunione di intenti tra l’intero popolo dell’isola di Irlanda, da nord a sud – conclude il cappellano – mai avvenuta prima. Esprime potentemente il desiderio popolare di raggiungere la pace”.
Fino ad ora la polizia nordirlandese ha fermato quattro persone in connessione con l’attacco, rivendicato dalla Real Ira.
