Papa Giovanni Paolo II esortò l’ex primo ministro a “considerare personalmente” soluzioni alla crisi in cui sette detenuti dell’IRA digiunavano deliberatamente nel famigerato carcere del Nord, nella speranza di ottenere lo status di prigioniero di guerra.
Il messaggio personale di Giovanni Paolo II riferiva: “Ho ricevuto notizie preoccupanti sulla tensione nel carcere di Maze in Irlanda del Nord, dove un certo numero di detenuti hanno iniziato uno sciopero della fame”.
Ha continuato: “Sono consapevole del fatto che al Segretario di Stato dell’Irlanda del Nord, l’onorevole Atkins, è già stato chiesto di esaminare il problema per cercare soluzioni possibili.
“Nello spirito della richiesta di pace e di riconciliazione che ho fatto a Drogheda, nel corso della mia visita pastorale in Irlanda lo scorso anno, vorrei esprimere la mia profonda preoccupazione per le tragiche conseguenze che l’agitazione potrebbe avere per gli stessi detenuti e anche delle possibili gravi ripercussioni su tutta la situazione in Irlanda del Nord.
“Vi chiedo di prendere in considerazione personalmente soluzioni possibili al fine di evitare conseguenze irreversibili che potrebbero forse rivelarsi irreparabile.”
Le origini della protesta partono nel 1976 dalla decisione del governo britannico di trattare gli ultimi prigionieri dell’IRA come criminali comuni, piuttosto che i prigionieri politici.
La rimozione dello status di prigioniero politico è stata estesa a tutti i prigionieri paramilitari nel marzo 1980.
In risposta sette prigionieri repubblicani proclamarono lo sciopero della fame nell’ottobre del 1980. Ad essi, nel mese successivo, si unirono altri 23 prigionieri repubblicani.
Pope John Paul II had hunger strikers concern
Pope John Paul II urged the former prime minister to “consider personally” solutions to the crisis in which seven IRA inmates deliberately starved themselves at the notorious Northern Ireland jail in the hope of winning prisoner-of-war status.
The personal message from John Paul II reads: “I am receiving disturbing news about the tension in the Maze Prison in Northern Ireland, where a number of prisoners have begun a hunger strike.”
He continued: “I am aware that the Secretary of State for Northern Ireland, Mr Atkins, has already been asked to examine the problem and to seek possible solutions.
“In the spirit of the call for peace and reconciliation which I made at Drogheda during my pastoral visit to Ireland last year, I would express my deep concern about the tragic consequences which the agitation could have for the prisoners themselves and also the possible grave repercussions upon the whole situation in Northern Ireland.
The letter was made public as part of a release of previously secret Government papers from 1980 held by the National Archives in Kew, London.
The origins of the protest lay in the 1976 decision by the British Government to treat newly convicted IRA prisoners as ordinary criminals rather than political prisoners.
The removal of “special category” status was extended to all paramilitary prisoners in March 1980.
Seven republican prisoners went on hunger strike in October 1980 in response. They were joined in the following month by 23 more.