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Glengormley: lealisti in rivolta. Cinque agenti PSNI feriti. Attaccato ufficio di David Ford

Cinque poliziotti sono rimasti feriti nei gravi disordini esplosi a Glengormley, Contea di Antrim

The shell of a torched car after rioting on Friday night at Carnmoney Road, Glengormley. © Pacemaker
Una folla di un centinaio di persone si è radunata nella zona di Carnmoney Road venerdì sera intorno alle 20:30.

Gli assalitori hanno aggredito la polizia con lancio di mattoni e bottiglie mentre un’autovettura è stata incendiata.

Nessuno degli agenti di polizia è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere.

Anche l’edificio dove ha sede l’ufficio circoscrizionale del ministro della Giustizia David Ford è stato attaccato. Un’attività commerciale al primo piano è stata seriamente danneggiata e i vetri sono stati completamente infranti.

I disordini sarebbero scoppiati repentinamente dopo che un gruppo di lealisti aveva cercato di rimuovere un tricolore irlandese da un lampione. La polizia aveva affrontato il gruppo, accendendo la scintilla della violenza.

La PSNI ha riportato la calma nella zona e la strada è stata riaperta.

Un’indagine sui disordini è in corso, conferma la polizia in un comunicato.

“La maggioranza della popolazione di Glengormley sta aggiungendo valore alla propria comunità, tuttavia esiste una piccola minoranza pronta a provocare disagio e danneggiamento. Abbiamo bisogno della continua assistenza e collaborazione dei gruppi comunitari e dei residenti mentre eseguiamo le nostre indagini”, aggiunge il comunicato.

John Blair, consigliere dell’Alliance Party, ha condannato lo “spregevole” attacco contro l’ufficio del numero uno del partito.

Secondo Blair è importante che i centri cittadini restino spazi condivisi per tutte le comunità.

“L’aspetto più deludente è che molte persone stanno lavorando nella zona a nome di tutte le comunità per rendere Glengormley un luogo sicuro e positivo.

“Le comunità, gli imprenditori e i rappresentati del Consiglio comunale stanno operando per creare una comunità condivisa, specialmente riunendo i giovani di ogni provenienza”, ha proseguito.

“Sicuramente chi ha provocato quello che appare come uno scoppio di violenza premeditato ha il chiaro intento di danneggiare le relazioni tra le comunità.

“Durante i disordini l’edificio in cui ha sede l’ufficio elettorale di David Ford è stato attaccato, con danneggiamenti anche all’ufficio di un’altra impresa. Questo è un attacco spregevole e chiedo a chiunque abbia informazioni di contattare la PSNI il prima possibile”.

Altri uffici dell’Alliance Party sono stati attaccati negli ultimi mesi dopo la decisione di ridurre il numero di giorni in cui la bandiera dell’Unione può sventolare sui pennoni della City Hall di Belfast.

L’ufficio del parlamentare Stewart Dickinson a Carrickfergus è stato distrutto dalle fiamme a dicembre.

L’unica parlamentare di Westminster, Naomi Long, e altri consiglieri comunali hanno ricevuto minacce di morte, altri hanno subito l’attacco contro le proprie abitazioni.

Ad oggi il costo delle gestione da parte della PSNI delle proteste per le bandiere in Irlanda del Nord ha raggionto i 20 milioni di sterline, con oltre 210 arresti eseguiti.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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