Distretto Nord

Ian Paisley: Irlanda unita? Sotto la Regina

Ian Paisley ha dichiarato il suo sostegno per la riunificazione dell’isola di Irlanda sotto la Corona britannica

Ian Paisley, Lord BannsideL’ex leader DUP, nel suo primo discorso da quando è divenuto Lord a luglio, ha citato una lettera sull’Irish Independent di ieri in cui chi scriveva “ha invitato Sua Maestà a prendere tutta l’Irlanda sotto il suo controllo”.

Il neo-nominato Lord Bannside ha continuato: “Non ho intenzione di buttare una bomba come quella nella House of Lords oggi Ma è un pensiero molto buono e, se tutti insieme avanziamo con Sua Maestà alla nostra testa, penso che potremmo farlo molto bene”.

E, in un riferimento malcelato alla vittoria del re Guglielmo III contro re Giacomo II nella Battaglia del Boyne nel 1690, ha aggiunto: “Un altro re lo fece in un determinato luogo famoso che non voglio nominare oggi”.

Paisley stava parlando durante un dibattito tra i Lord, aperto dal liberaldemocratico Lord Maclennan di Rogart, sul ruolo della cittadinanza attiva nella società. E’ consuetudine tra i Lords fare il primo discorso in aula in maniera da evitare polemiche.

Affiancato dalla moglie, la baronessa Paisley di St George, l’ex moderatore della Free Presbyterian Church ha detto che era stata mandata, come Giovanni Battista, prima di lui (nella House of Lords, Ndt). Lord Bannside, 84 anni, ha detto ai Pari: “Sono un grande seguace dell’essere attivo e – tenetevi saldi – non ho intenzione di essere troppo attivo oggi, perché ho altre cose in mente”

E, ricordando il suo primo discorso alla House of Commons di 40 anni fa, ha aggiunto: “Non ho nessuna intenzione di sedere in questo luogo per 40 anni!”

Ma ha promesso di diventare un “cittadino realmente attivo” in cielo.

Lord Bannside ha rilevato che i diritti sono facili da elencare e sono sanciti dalla legge, ma le responsabilità non erano così ben definite.

“Questa generazione ha bisogno di studiare non solo la cittadinanza, ma di essere in grado di rendere tale studio pratico e applicabilo ai luoghi in cui vivono”, ha detto.

Anche nelle chiese, ha affermato, ci sono stati alcuni che volevano i privilegi e altri che volevano la responsabilità.

“E ci sono coloro che si dedicano alla causa che hanno sposato”.

Lord Bannside ha proseguito: “Apprezzo il motivo e anche il periodo di prova necessari per i nuovi immigrati che entrano in nostro paese per svolgere le proprie responsabilità.

“Devono sapere che il paese a cui vengono è un paese così com’è perché altri, in passato, hanno assunto tali responsabilità e si sono interessati a rendere questa terra migliore di prima”.

Il Pari del DUP continua: “Credo che dobbiamo sostituire il sistema previdenziale insegando i benefici reali che scaturiscono dal nostro personale impegno a lavorare sodo e credo che vedremo il nostro paese uscire dal luogo terribile si trova oggi.

“C’è speranza dove c’è dedizione, e c’è speranza quando quella dedizione vien impiegata con tutta la forza che abbiamo”.

Lord Bannside ha detto che il Regno Unito ha “bisogno di aprire le porte ai nuovi arrivati” e, senza le passate generazioni di immigrati, ora sarebbe un “paese povero”.

E, difendendo il suo stile provocatorio, ha aggiunto: “Più argomentiamo, meno guai abbiamo nel risolvere le cose al di fuori. Mi auguro che sosterremo il nostro modo attraverso l’attuale situazione e quindi vedere un paese migliore per tutti noi”.

Il vescovo di Leicester, Reverendo Timothy Stevens, ha detto a Lord Bannside: “Quando si parla di cittadinanza attiva, ci sono pochi che possono superare i tuoi record in Irlanda del Nord.”

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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