Distretto Nord

Il DUP ci prova: i morti paramilitari non sono “vittime”

Una legge che cerca di emendare la definizione ufficiale di “vittima” per distinguere tra terroristi e civili che hanno perso la vita durante i Troubles è stata avanzata dal DUP

Parlamento di Stormont | Stormont ParliamentLa legge proposta dovrebbe vedere le modifiche apportate all’attuale Victims and Survivors (Northern Ireland) Order 2006, che non esclude i membri delle organizzazioni paramilitari dall’elenco delle vittime.

Presentando il Private Members’ Bill (legge proposta da parlamentari o Lord che non sono ministri del governo, ndt) martedì a Stormont, il capogruppo del DUP Peter Weir ha detto che sarebbe sostenuto dalle vittime innocenti di entrambe le comunità dell’Irlanda del Nord.

“Le questioni delle vittime sono tra le materie più sensibili trattate dalla Assemblea dell’Irlanda del Nord”, afferma il parlamentare di North Down.

“Dobbiamo ricordare che quando si parla di vittime ci si riferisce al dolore molto personale e individuale subiti da persone provenienti da tutta la comunità in Irlanda del Nord.

“Attraverso questo Private Members Bill stiamo cercando di modificare l’attuale definizione di vittima che permette ai colpevoli, chiunque essi siano, ad essere parificati alle persone che hanno ucciso o ferito.

“E’ un problema per le vittime dei paramilitari, da qualsiasi parte esse provengano e non sono limitate ad una sola comunità. Questo significa garantire l’accesso ai servizi per le vittime del terrorismo in Irlanda del Nord e non avrà un impatto negativo.

“Oggi è stata solo la prima fase del processo legislativo, giunta dopo un’ampia consultazione lanciata dal mio collega Jeffrey Donaldson prima di dimettersi dall’Assemblea.

“Tutti vogliono vedere l’Irlanda del Nord andare avanti e mettendo il passato dietro di noi, ma nel cercare di affrontare il passato è importante distinguere chiaramente tra coloro che erano impegnati nel terrorismo e le vittime che hanno creato”.

La mossa è stata criticata dallo Sinn Féin, che l’ha descritta come una “divisione” e un “esercizio per sfruttare il dolore e la sofferenza delle vittime”.

Parlando martedì sera, Francie Molloy ha detto: “L’attuale definizione è ampia e inclusiva. E’ un riconoscimento che le vittime ed i sopravvissuti hanno sofferto a causa del conflitto. Il dolore ed il senso di perdita incontrati dalle vittime e dai sopravvissuti sono gli stessi, indipendentemente dalle circostanze.

“Non ci può essere una gerarchia delle vittime. L’attuale definizione è accettata e utilizzata da tutti gli enti pubblici per soddisfare le esigenze delle vittime.

“Questo è cinico, ed i proponenti sanno che non avrà successo. E’ un insulto per le tante vittime della violenza di stato e della collusione. Vittime che i proponenti di questa legge ignorano.

“Riguarda di più le prossime elezioni e le politice dei partiti che vengono passati dai bisogni delle vittime e dei sopravvissuti.

“Lo Sinn Féin si opporrà queste proposte ciniche e riteniamo che non passeranno”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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