Les Enfants Terribles

Il Re degli Sciocchi

Pungente editoriale di Anthony McIntyre sul ruolo avuto da Martin McGuinness nel corso del conflitto nordirlandese e su come sembra essersene dimenticato da quando è entrato egli ingranaggi dell’amministrazione britannica

Martin McGuinness, 1972Mi chiedo se Martin McGuinness getta mai un occhio indietro sulla devastazione che ha contribuito a scatenare nel Nord, in seguito culminata con la sua nomina nell’amministrazione britannica che assiste ora Londra nella gestione del posto.

Lo stato britannico potrebbe essere casa per gente strana ma sicuramente sa come cooptare e neutralizzare un ex avversario pericoloso. EPuò anche usare l’aggressore di un tempo come un pretesto per attirare le invettiva dei repubblicani che in altre circostanze sarebbero state lanciate direttamente contro gli inglesi.

Un visitatore, con poca conoscenza della sua storia politica turbolenta, sarebbe scusato se ritenesse che Martin McGuinness, nel corso degli anni della violenza politica, fosse stato un collega di David Ford nell’Alliance Party. Il visitatore potrebbe anche concludere che la collaborazione tra i due è durata fino ad oggi, concludendosi con una politica attiva volta a reprimere il repubblicanesimo.

McGuinness è una persona bizzarra. Ha etichettato quelli attualmente impegnati nelle attività armate repubblicane contro gli inglesi come “sciocchi che vivono sulle nuvole… le vergognose attività di quelle persone che credono di risolvere i problemi con l’uso di pistole e bombe”. Ha invitato le persone coinvolte ad “andarsene e riconoscere che, non solo non forniscono un contributo a migliorare la vita del nostro popolo, ma sono effettivamente dannosi”.

Sembra evidente che il repubblicanesimo armato è sulla strada verso il nulla e che i suoi cannoni e le bombe non sono le soluzioni per il tipo di problemi che i repubblicani sentono intorno a loro. Ma non lo era mai stato. Il repubblicanesimo armato ha fallito perché, mentre poteva essere la risposta ad alcune questioni tra cui la repressione britannica, non avrebbe mai potuto sperare di rispondere in modo efficace alla questione della sovranità britannica sullNord. Ma Martin McGuinness non riesce ad affrontare tutto questo e si comporta come se le pistole e le bombe efossero state qualcosa cui lui non si era mai associato. Si rifiuta di riconoscere che le pistole e le bombe ha spinto avanti la sua carriera politica, e non molto altro.

Quelli di noi che hanno vissuto nel paese e non sono soggetti alla scarsa familiarità dei visitatori e non soffrono dell’amnesia che sta colpendo i mezzi di comunicazione, saranno di diverso avviso. Possiamo ricordargli di quando castigò la precedente dirigenza repubblicana perché voleva la pace ed era pronta a fermare la guerra. Ha incoraggiato la lobby anti-pace promettendo sempre più guerra; una guerra che non sarebbe mai, mai, mai cessata fino a quando il dominio britannico non fosse terminato. Un anno dopo quel discorso, una delle azioni della guerra che finiva mai prese la vita di molte persone innocenti a Enniskillen.

Nei suoi recenti scoppi emotivi McGuinness, senza sembrarne consapevole, fa pervenire un giudizio di condanna sulla violenta campagna da lui diretta. La sua critica degli attuali repubblicani armati potrebbe essere applicata nel modo più accurato per il suo gruppo. La lotta armata della Provisional IRA ha fallito miseramente nel suo obiettivo principale. Ha prodotto un risultato che pochi repubblicani – a parte quelli che hanno voluto e contribuito a fissarlo – avevano previsto e certamente nessuno desiderava, mentre la guerra era in pieno svolgimento. La disparità tra gli obiettivi e l’esito non è mai stato affrontato con lo Sinn Fein. Finché non viene fatto con la schiettezza che richiede, gli attuali repubblicani armati sentiranno sempre di essere stati truffati, piuttosto che sconfitti, e proseguiranno con la speranza che in qualche modo le cose potranno cambiare attraverso l’opzione militare.

I volontari dei Provisional IRA caduti sl campo mentre cercavano di trovare una soluzione ai problemi usando fucili e bombe hanno ottenuto dopo la morte l’onorificenza “di sciocco” dal loro direttore delle operazioni dell’epoca.

King Cuckoo

I wonder if Martin McGuinness ever casts an eye back over the devastation he helped to wreak in the North and further afield that culminated in his appointment to the British administration that now assists London in running the place.

The British state might be home to a strange lot but it sure does know how to co-opt and neutralise an erstwhile dangerous adversary. It can even use that one time aggressor as a stalking horse to draw the invective from republicans that would in other circumstances be lobbed directly at the British themselves.

A visitor to the country with little in the way of knowledge about its turbulent political history would be excused for believing that throughout the years of political violence Martin McGuinness was a colleague of David Ford in the Alliance Party. The visitor may even conclude that the partnership between the two has lasted to this day culminating in an active policy aimed at repressing republicanism.

McGuinness is nothing if not outlandish. He has labelled those currently engaged in armed republican activity against the British as ‘living in cloud cuckoo land … the disgraceful ongoing activities of those people that believe the use of guns and bombs brings solutions to problems.’ He called on the people involved to ‘go away and recognise, not only are they not making a contribution to making life better for our people, they’re actually damaging it.’

It seems self-evident that armed republicanism is on the road to nowhere and that its guns and bombs are not solutions to the type of problems that republicans feel exist. But they never were. Armed republicanism failed because, while it may have been the answer to some things including British repression, it could never hope to effectively answer the question of British sovereignty over the North. But Martin McGuinness fails to address any of this and behaves as if guns and bombs were something that he was never associated with. He refuses to acknowledge that guns and bombs catapulted his political career if not much else.

Those of us who have lived in the country and are not subject to visitor’s unfamiliarity nor press amnesia will take a different view. We can recall him castigating a previous republican leadership on the basis that it wanted peace and was willing to stop the war. He encouraged the anti-peace lobby with the promise of more war; a war that would never, never, never stop until British rule was ended. A year after that speech one of the actions in the war that would never end took the lives of many innocent people at Enniskillen.

In his recent outbursts McGuinness, without seeming cognisant of it, passes a damning judgement on the violent campaign he directed. His criticism of current armed republicans could as accurately be applied to his own band. The Provisional IRA’s armed struggle failed lamentably in its core objective. It produced an outcome that few republicans – apart from those who willed and helped secure it – envisaged and certainly none professed to desire while the war was in full swing. The disparity between aims and outcome has never been addressed by Sinn Fein. Until it is done so with the bluntness it requires, current armed republicans are always going to feel they were cheated rather than defeated, and will carry on in the hope that somehow things can be turned around militarily.

The Provisional IRA volunteers who died trying to bring solutions to problems with guns and bombs have now been posthumously awarded the order of the cuckoo by their one time chief of staff.

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