Les Enfants Terribles

INLA: la lotta armata finisce qui

Un gruppo paramilitare repubblicano, responsabile di dozzine di morti durante i Troubles, ha rinunciato alla violenza

INLA monument | Monumento INLAL’Irish National Liberation Army ha detto che “la lotta armata è terminata”.

L’INLA adesso perseguirà i propri obiettivi “esclusivamente attraverso una pacifica lotta politica”.

Il suo comunicato non parla di smantellamento degli arsenali, ma dovrebbero già essere iniziati i colloqui ed il governo spera che il processo inizia nei prossimi mesi.

Un piccolo gruppo che si è dimostrato spietato durante i Troubles, aveva dichiarato il cessate-il-fuoco 11 anni fa.

Il comunicato è stato emesso tramite l’ala politica del movimento, l’Irish Republican Socialist Party, ad un evento organizzato oggi a Bray, nella Contea di Wiclow.

“Il Republican Socialist Movement è stato informato dall’INLA che dopo un processo di seri dibattiti, consultazioni ed analisi, ha concluso che la lotta armata è conclusa”, si legge.

“L’obiettivo di una Repubblica Socialista di 32 Contee sarà raggiunta esclusivamente attraverso una pacifica lotta politica”.

Il Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord, Shaun Woodward, ha accolto con favore il comunicato dell’INLA ma “è essenziale che le parole siano seguite dalle azioni”.

Woodward sprona l’INLA a distruggere le proprie armi prima della data di scadenza di febbraio, quando l’organismo che sovraintende alla decommissioning verrà sciolto.

Creata nel 1975 (il comunicato recita 1974, Ndt), molti dei suoi adepti erano ex appartenenti all’Official IRA.

Uccisero il portavoce dei Conservative Airey Neave nel 1979, piazzando una bomba sotto alla sua vettura a Westminster.

L’organizzazione è responsabile anche di una delle peggiori atrocità del Nordirlanda.

Nel 1982 uccise 17 persone nell’attacco esplosivo contro il pub Droppin’ Well a Ballykelly, nella Contea di Londonderry.

L’INLA ha anche colpito a morte il leader lealista della LVF (Loyalist Volunteer Force) Billy Wright, all’interno della prigione di Maze.

Tre membri dell’INLA morirono durante lo sciopero della fame del 1981 (Patsy O’Hara, Kevin Lynch e Michael Devine, Ndt).

Nonostante avesse dichiarato il cessate-il-fuoco nel 1998, ha eseguito un vasto numero di attacchi armati e si è dedicato a varie attività criminose.

Il gruppo ha avuto anche periodi di lotte sanguinarie iterne.

A febbraio di quest’anno, l’INLA si è presa la responsabilità per la morte di uno spacciatre a Derry.

Sarebbe impegnata nel crimine organizzato, con estorsioni e rapine.

Lo scorso hanno la polizia ha indagato sull’INLA e suoi associati nella Contea di Derry, sequestrando droga per un valore di 10.000 sterline.

Il gruppo repubblicano ha avuto contatti con intermediari dei governi inglesi e irlandesi per numerosi mesi.

L’INLA avrebbe iniziato i colloqui(1) con il generale John de Chastelain, alla guida dell’Independent International Commission on Decommissioning (la commissione che sovraintende allo smantellamento degli arsenali paramilitari, Ndt), sulla messa fuori uso delle sue armi.

Vittime causate dall’INLA 1975 – 2001

  • 42 civili
  • 46 membri delle forze di sicurezza britanniche
  • 16 paramilitari repubblicani
  • 7 paramilitari lealisti
  • 2 membri delle forze di sicurezza irlandesi

Totale: 113
Le cifre dei repubblicani comprendono i 10 membri dell’INLA uccisi nelle faide
*Fonte: CAIN Troubles archive

(1) Nonostante quasi tutti gli articoli riportino la voce di colloqui tra la dirigenza INLA e il generale de Chastelain, nessuna conferma ufficiale giunge né dall’IRSP né dai paramilitari stessi. Torna su

‘Armed struggle is over’ – INLA

An Irish republican paramilitary group responsible for dozens of murders during Northern Ireland’s Troubles has renounced violence.

The Irish National Liberation Army said its “armed struggle is over”.

The INLA said it would pursue its objectives from now on by “exclusively peaceful political struggle”.

Its statement did not mention weapons decommissioning, but it is understood talks have begun and the government hopes the process will begin in months.

A small group which proved itself to be ruthless during the Troubles, it has been on ceasefire for 11 years.

The statement was issued through its political wing, the Irish Republican Socialist Party, at an event in Bray, County Wicklow on Sunday.

“The republican socialist movement has been informed by the INLA that following a process of serious debate, consultation and analysis, it has concluded that the armed struggle is over,” it said.

“The objective of a 32-county socialist republic will be best achieved through exclusively peaceful political struggle.”

Northern Ireland Secretary Shaun Woodward said he welcomed the INLA’s statement but “it is essential that words are matched to deeds”.

Mr Woodward urged the INLA to destroy its weapons before the deadline in February when the decommissioning body is due to be wound up.

Established in 1975, many of its recruits were former members of the Official IRA.

They murdered Conservative Northern Ireland spokesman Airey Neave in 1979 by leaving a bomb under his car at Westminster.

The organisation was also responsible for one of Northern Ireland’s worst atrocities.

In 1982 it killed 17 people in a bomb attack on the Droppin’ Well pub in Ballykelly, County Londonderry.

The INLA also murdered loyalist LVF leader Billy Wright at the Maze prison.

Three members of the INLA died in the jail while on hunger strike in the 1980s.

Despite being on ceasefire since 1998, it has carried out a number of shootings and engaged in a wide range of criminal activity.

The group has regularly indulged in bouts of bloody infighting.

In February this year, the INLA claimed responsibility for the murder of a drug dealer in Londonderry.

It is mainly involved in organised crime, such as extortion and robbery.

Last year police investigating the INLA and associates in County Londonderry seized controlled drugs with an estimated value of £10,000.

The INLA has been talking to intermediaries representing the British and Irish governments for several months.

The group is also believed to be engaged in talks with the head of the Independent International Commission on Decommissioning, General John de Chastelain about putting its weapons beyond use.

INLA KILLINGS 1975 – 2001

  • 42 civilians
  • 46 UK security forces
  • 16 republican paramilitaries
  • Seven loyalist paramilitary
  • Two Irish security forces

Total: 113
Republican figures includes 10 INLA members killed in feuds
*Source: CAIN Troubles archive

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