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Jamie Bryson resta a Maghaberry: niente rilascio con la condizionale

Jamie Bryson | © PA

Un giudice dell’Alta Corte ha negato il rilascio con la condizionale al leader unionista delle proteste per le bandiere Jamie Bryson – dopo aver ribadito che una comparazione preconcetta tra casi differenti può minare il ruolo della legge

Il primo ministro unionista Peter Robinson aveva affermato che la gente ritiene che i repubblicani ricevano trattamenti migliori rispetto ai lealisti. Il giudice McCloskey ha insistito sulla separazione tra potere governativo e giudiziario.

Il suo ammonimento giunge dopo la scoperta che l’arresto di Bryson avvenne nella mansarda della casa di un pastore.

Bryson, 23 anni di Donaghadee, è il presidente dell’Ulster People’s Forum, un gruppo creato dopo le proteste scaturite dalla decisione di limitare l’esposizione della bandiera dell’Unione dalla City Hall di Belfast.

Il giovane lealista deve rispondere di sei reati tra cui aver incoraggiato o assistono all’esecuzione di reati e aver preso parte ad una manifestazione pubblica non autorizzata.

Bryson è comparso in video collegamento dal carcere di Maghaberry. Un avvocato dell’accusa ha spiegato in aula che la decisione di non far giungere in tribunale Bryson è derivata dallo studio dei filmati che lo riprendono mentre parla alla folla e presumibilmente li incoraggia ad agire.

Una perquisizione avvenuta nella sua abitazione non ebbe riscontri, e il lealista riuscì a sfuggire alla polizia dopo essere stato riconosciuto a Kilcooley, Bangor, la scorsa settimana.

“Quando hanno cercato di fermare l’imputato a casa di un amico, quest’ultim ha tentato di imedire alla polizia l’ingresso nella casa incui hanno trovato Bryson nella camera da letto in mansarda”, ha detto l’avvocato.

Al giudice è stato riferito dei commenti scritti da Bryson sui social network mentre la PSNI gli dava la caccia.

“Disse che la polizia non era capace di fare il proprio lavoro perché non lo avevano arrestato”, ha proseguito il legale.

A un certo punto Bryson affermò che il comandante della polizia Matt Baggott aveva bisogno di usare dei dispositivi di localizzazione migliori.

L’avvocato ha aggiunto: “Aveva indicato che si sarebe potuto consegnare se avesse potuto camminare. Ha affermato che le sue gambe sono malate”.

Per il legale dell’accusa se Bryson fosse stato rilasciato avrebbe potuto essere recidivo e incoraggiare altri a compiere reati attraverso i suoi discorsi.

Partendo dalla stima di 20 milioni di sterline come costo delle attività di polizia per gestire gli ultimi tre mesi delle prteste per il ritiro delle bandiere, ha aggiunto che le manifestazioni hanno portato gravi disordini pubblici, provocato feriti tra gli agenti di polizia e forti perdite per gli imprenditori.

L’avvocato difensore Richard McConkey ha sostenuto che il suo cliente può essere visto nel filmato mentre parla conla polizia per garantire che nessun disordine scaturisse dalle proteste.

“Ogni volta il signor Bryson ha incoraggiato a svolgere proteste pacifiche”, ha detto. “Non c’è assolutamente alcuna indicazione che quest’uomo abbia chiesto alla gente a comportarsi in modo illegale”.

Il giudice McConkey ha sostenuto che c’era confusione dopo che la polizia ha dichiarato illegali tutte le manifestazioni non notificate avvenute alla City Hall.

Tuttavia il giudice ha rifiutato il rilascio con la condizionale dopo aver appoggiato la tesi dell’accusa sul pericolo di recidiva.

“Il ricorrente, che in precedenza ha apertamente evaso e ostacolato la polizia, senza mostrare alcun riguardo per il sistema di giustizia penale, può in virtù di tale condotta ripetere il suo comportamento precedente”, ha spiegato.

Nella sua decisione il giudice ha sottolineato che ogni richiesta di rilascio è diversa, aggiungendo che chiunque tenti di confrontare i casi ha la responsabilità di assicurare che siano pienamente informati di tutti i fatti, le circostanze e il merito.

Un confronto adeguato può avvenire solo in un’aula di tribunale, ha sottolineato.

Il giudice McCloskey ha avvertito: “Dove c’è un dibattito male informato che coinvolge confronti tra singoli casi, si generano solo confusione e malintesi.

“Questo può anche avere conseguenze molto gravi, può servire a mettere in pericolo il delicato equilibrio della separazione dei poteri tra magistratura e governo, e facendo questo può minare il ruolo stesso della legge”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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