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Lettera di Martin Galvin sui POW repubblicani

Il testo della lettera sui prigionieri di guerra repubblicani scritta da Martin Galvin ed indirizzata all’Irish News

Martin Galvin | © Andrea "Aska" VaracalliA chara,
trent’anni fa i repubblicani erano nel mezzo di uno sciopero della fame che avrebbe reclamato le vite di dieci eroici patrioti. Questa protesta di ultima istanza seguiva anni di “cruda brutalità”, in cui i Blanketmen e le donne di Armagh sono stati picchiati e brutalizzati, spesso durante le perquisizioni con lo specchio o le strip-search.

Molti sostenitori dei prigionieri dei Blocchi H e di Armagh, con in testa il Cardinale O’Fiaich, non appoggiavano le campagne armate dell’IRA o INLA. Tuttavia sostenevano questi prigionieri per motivi umanitari, e sottolineavano che i prigionieri politici repubblicani erano stati accusati in base alle leggi speciali, processati in speciali tribunali senza giuria, e dichiarati colpevoli dai giudici del sistema Diplock. Anche i commentatori ostili hanno riconosciuto che la maggior parte dei prigionieri repubblicani non sarebbe mai stato incarcerato se non fosse stato per l’antica lotta contro il dominio britannico in Irlanda.

Per molti di noi che hanno sostenuto gli Hunger Strikers, è profondamente preoccupante oggi vedere i prigionieri repubblicani a Maghaberry soffrire le stesse tattiche di “cruda brutalità”, che gli inglesi usarono nel loro fallito tentativo di criminalizzare Brendan Hughes, Bobby Sands e i loro compagni prigionieri repubblicani.

I prigionieri repubblicani di oggi e le loro famiglie devono trarre un po’ di conforto dal fatto che tali politiche viziose possono avere origine a Londra, ma sono ora trasmesse attraverso un compromesso ministro della giustizia, scelto congiuntamente dal DUP e Sinn Fein. Gli annunci di David Ford, che come la Thatcher non voleva fornire concessioni, non sono affatto ammorbiditi dal fatto che lo Sinn Fein gli ha donato il posto che adesso utilizza per rinnegare l’accordo siglato lo scorso agosto.

Come può lo Sinn Fein – soprattutto i membri del partito che hanno sperimentato di persona le brutalità del carcere e subito condanne errate – mostrare meno interesse per la salvaguardia dei prigionieri repubblicani dalla brutalità, che il DUP o David Ford nel brutalizzarli?

Bisogna chiedersi: non vuole lo Sinn Fein, sulla stessa base umanitaria del Cardinale O’Fiaich e di tanti altri che sostennero i Blanketmen, fermare la brutalità degli strip-search inflitta per spezzare i prigionieri repubblicani a Maghaberry? Peggio ancora, non sono in grado di farlo, nonostante i posti che detengono a Stormont ed il loro accordo con Ford? Sicuramente l’eredità dello sciopero della fame e della protesta delle Coperte deve arrivare a più di questo!

Sinceramente,
Martin Galvin

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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