Les Enfants Terribles

Marian Price: il CAJ può contestare il mancato accesso alle udienze

Oglach Marian Price
Un organismo di controllo sui diritti umani ha ottenuto il persmetto dall’Alta Corte di contestare il diniego all’accesso alle udienze di rilascio per Marian Price.

Il Comitato per l’Amministrazione della Giustizia (Committee on the Administration of Justice – CAJ) ha ottenuto il permesso di chiedere un riesame giudiziario sulle decisioni prese dai Commissari per il Rilascio sulla Parola.

Il suo caso ora proseguirà con un’udienza entro la fine dell’anno.

Il CAJ afferma che non era compito dei Commissari impedire la presenza durante le udienze di Marian Price in qualità di osservatore.

Anche se la prominente repubblicana adesso si trova a casa, l’organismo di controllo respinge le accuse che la sfida legale sia solamente accademica.

L’avvocato Dessie Hutton, per il CAJ, ha sostenuto che questo forma parte dell’ampia politica applicata dalla Commissione per il Rilascio del rifiuto sistematico di partecipazione alle udienze.

Hutton ha riferito alla corte che il suo cliente aveva particolari preoccupazioni sul caso di Marian Price, conosciuta anche come Marian McGlinchey.

La cinquantanovenne repubblicana è stata detenuta per due anni, gran parte dei quali trascorsi in isolamento, prima di essere rilasciata a maggio.

Marian Price, insieme alla sorella Dolours, fu incarcerata per il ruolo ricoperto nell’attacco dell’IRA contro l’Old Bailey di Londra nel 1973.

Nel 2011 l’allora Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord, Owen Paterson, le aveva revocato la licenza di rilascio anticipato.

Hutton ha spiegato come il CAJ aveva chiesto di essere presente in qualità di osservatore ad una serie di udienze avvenute prima della decisione di rilasciare la repubblicana.

Secondo il legale dell’organismo di controllo, la presenza avrebbe garantito un ulteriore livello di trasparenza e responsabilità.

Anche se le informazioni discusse nel corso delle audizioni erano confidenziali e non potevano essere divulgate, l’avvocato ha spiegato che la possibilità di parteciparvi avrebbe aiutato a formare delle opinioni.

Secondo l’avvocato dei Commissari per il Rilascio sulla Parola, ormai la sfida legale è divenuta solamente accademica.

Il legale ha anche sottolineato che nel caso di Marian Price, lei era stata rappresentata da una squadra di avvocati.

In aula è stato ricordato che la segretezza riguardante le udienze impediva al CAJ di fare qualsiasi azione.

Tuttavia il giudice Treacy ha deciso che la sfida legale ha sufficiente merito per passare la prima fase.

Ha detto: “Il CAJ sostiene, e io lo accetto , che il rifiuto oggetto del presente procedimento sembra senza dubbio parte di una più ampia politica di rifiutare le domande di questa natura per assistere alle udienze dei Commissari al Rilascio sulla Parola.

“Perciò mi sono convinto che sia opportuno concedere di proseguire con questo caso”.

Il giudice ha stabilito che l’udienza completa si terrà a dicembre.

Watchdog wins right to challenge denial of access to Marian Price hearings


A human rights watchdog has won High Court permission to challenge the denial of access to hearings on whether to release Old Bailey bomber Marian Price.

The Committee on the Administration of Justice (CAJ) was on Wednesday granted leave to seek a judicial review of decisions by the Northern Ireland Parole Commissioners.

Its case will now proceed to a full hearing later this year.

CAJ claim it was unlawful for the Parole Commissioners’ to refuse to let it attend Price’s hearings as an observer.

Even though the veteran republican has since been released from custody, the body rejected claims that its challenge is now academic.

Barrister Dessie Hutton, for CAJ, argued that it forms part of a wider policy of refusing applications to attend Parole Commissioner hearings.

Mr Hutton told the court his client had particular concerns about the case of Price, who is also known as Marian McGlinchey.

The 59-year-old spent two years behind bars before being freed in May.

Price served a jail sentence along with her late sister Dolours for their part in the IRA car bomb attack on London’s Old Bailey courts in 1973 in which one man died and more than 200 people were injured.

Her licence had been revoked in 2011 by the then Secretary of State Owen Patterson.

Mr Hutton set out how the CAJ had applied to be present as an observer at a number of hearings held before the Parole Commissioners determined she could be released again.

Permitting its attendance would have ensured an additional layer of transparency and accountability, it was contended.

Although information discussed in the hearings is confidential and cannot be disclosed, the barrister claimed being able to sit in on them would help form opinions.

Counsel for the Parole Commissioners insisted, however, that the challenge has been rendered academic.

He also pointed out that in the case of Price, she was represented by a firm of solicitors along with senior and junior counsel.

The privacy surrounding the hearings meant CAJ could do nothing with any information it obtained from observing, the judge was told.

However, Mr Justice Treacy ruled on Wednesday that the legal challenge has enough merit to clear the first stage.

He said: “The CAJ contend, and I accept, that the refusal which is subject of the present proceedings arguably seems part of a wider policy of refusing applications of this nature to attend Parole Commissioner hearings.

“Therefore I’m persuaded that it’s appropriate to grant leave in this case.”

The judge listed the challenge for a full hearing in December.

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