Les Enfants Terribles

Maze: i soldati volevano sparare a chi tentava la fuga

L’esercito britannico voleva cambiare la legge per permettere ai propri soldati di aprire il fuoco sui prigionieri disarmati che cercavano di fuggire da Maze/Long Kesh, come deterrente più efficace.

Un memo confidenziale scritto dal maggiore Richard Turner al NIO (Northern Ireland Office) rivelava la preoccupazione per l’impossibilità, per i soldati, di essere un “efficace deterrente” contro i tentativi di evasione dal carcere.

Specificatamente, erano preoccupati perché i Provisional IRA erano “perfettamente a conoscenza” del “cartellino giallo” dell’esercito, che indicava quando e dove i soldati britannici potevano aprire il fuoco.

Un’altra questione di sicurezza che creava preoccupazione a Maze alla fine degli anni Settanta era il contrabbando di esplosivi nella prigione. Tra il 2 luglio ed il 18 agosto del 1977, 43 candelotti di gelignite (una gelatina esplosiva), quattro detonatori e tre micce furono rinvenute nelle celle dei prigionieri dell’IRA.

Un’esplosione ebbe luogo nella prigione, quando furono fatte detonare 2 once di esplosivo. Dopo le perquisizioni, gli esplosivi furono ritrovati nascosti nel burro.

I documenti segreti mostrano anche che i prigionieri a Maze utilizzavano attrezzi di fortuna e impersonavano preti nel tentativo di fuggire.

Rapporti confidenziali mostrano che gli agenti trovarono l’ingresso ad un tunnel grande circa 50×50 centimetri nel pavimento di cemento in una zona riservata ai prigionieri dei Provisional IRA.

Durante una perquisizione venne ritrovata una scala a sezioni alta 5,5 metri, realizzata con sostegni dei canestri da basket. Presumibilmente i prigionieri avrebbero usato il tunnel per superare le tre recinzioni intorno agli edifici e quindi utilizzato la scala per superare il muro di cemento, alto circa 5 metri.

C’erano preoccupazioni anche per la sicurezza dei preti che giungevano in visita alla prigione. Emersero dopo che un prigioniero prese il posto di un prete canadese e riuscì ad evadere.

Padre Rainey, che si trovava all’interno di Maze per la messa, fu “illegalmente trattenuto” dai prigionieri. Le guardie dissero che la fuga fu possibile per la grande somiglianza tra il prigioniero fuggito e padre Rainey.

British Army wanted to open fire on unarmed jail escapees

The British Army wanted to change the law to allow soldiers to open fire on unarmed prisoners trying to escape from the Maze to be a more effective deterrent in the late 1970s, it has emerged.

A confidential memo written by Major Richard Turner to the NIO revealed they had concerns that current legislation was preventing soldiers from being an “efficient deterrent” to attempted prison breakouts.

Specifically, they were concerned that the Provisional IRA were “well aware” of the Army ‘Yellow Card’ which governed when and where British soldiers could open fire.

Another issue of security which sparked concern at the Maze in the late 1970s was the problem of smuggling explosives into the prison. Between July 2, 1977 and August 18, 1977, 43 sticks of gelignite, four detonators and three fuses were found in cells of IRA prisoners.

An explosion took place in the landing of the prison when 2oz of explosive was activated. After searches, explosives were found concealed in butter.

Secret documents also showed that prisoners in the Maze used makeshift tools and impersonated priests in bids to escape.

Confidential records show that officials discovered an entrance to a tunnel 18x18ins in the concrete floor of a cubicle in a hut holding PIRA prisoners.

During a search an 18ft sectional ladder roughly made from basketball stands was discovered. It was thought prisoners would have used the tunnel to clear three compound fences and then to use the sectional ladder to scale a 17ft concrete wall.

Meanwhile, the confidential records also showed concern at the safety of priests who visit the prison. This emerged after one prisoner impersonated a Canadian priest and was able to escape.

A Father Rainey, who was visiting the Maze to conduct Mass, was “illegally detained” by the prisoners. Officials said the escape was possible because of the close physical resemblance between the prisoner and Fr Rainey.

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