Lo Sinn Fein ha rivelato che la PSNI ha detto a McGuinness che i dissidenti minacciano alla sua vita, dopo aver colpito due soldati ed un poliziotto nel mese di marzo.
Subito dopo gli attacchi McGuinness aveva chiamato gli autori “traditori dell’Irlanda” ed oggi ha detto che le minacce alla propria vita non lo fermeranno dagli sforzi per costruire il processo di pace.
“Nelle scorse 24 ore sono stato contattato dalla PSNI e mi hanno comunicato dell’esistenza di una minaccia per la mia vita. Si ritiene giunga dai cosiddetti gruppi dissidenti”, ha fatto sapere McGuinness.
“Ho passato la mia intera vita da adulto coinvolto nella lotta repubblicana per raggiungere l’unità dell’Irlanda e l’indipendenza.
“Per tutto quel periodo ci sono stati numerosi tentativi di zittirmi e fermarmi dal proseguire il mio lavoro repubblicano.
“Quelle venivano da alcuni organi dello stato britannico e dai loro surrogati nelle gang lealiste.
“Adesso sembra che alcuni di questi piccoli gruppi (di repubblicani, NdT) abbiano preso il loro posto in quella compagnia”.
Ha aggiunto: “Una cosa è certa: né io e né lo Sinn Fein abbiamo mai permesso a questo genere di minacce di bloccarci dal rappresentare la nostra comunità e di perseguire l’agenda repubblicana in passata e non permetteremo di fermarci neppure nel futuro.
“Il compito di costruire il processo di pace e di far progredire gli obiettivi repubblicani e democratici sono troppo importanti per noi per farci desistere”.
I genieri Patrick Azimkar, di Londra, e Mark Quinsey, di Birmingham, furono uccisi dalla Real IRA all’esterno della base di Massereene Barracks ad Antrim, il 7 marzo scorso.
Due giorni dopo la Continuity IRA ha ucciso il poliziotto Stephen Carroll a Craigavon, nella Contea di Armagh.
Un uomo (Colin Duffy, NdT) è stato accusato della morte dei due soldati e tre persone sono collegate alla morte del poliziotto.
Subito dopo gli omicidi i principali partiti politici nordirlandesi si sono uniti per opporsi alla violenza.
Il primo ministro Peter Robinson e McGuinness ricordarono che il processo politico non avrebbe deragliato dopo gli attacchi dei dissidenti, che si sono dichiarati sempre oppositori al processo di pace.
All’inizio di questa settimana i leader dello Sinn Fein hanno iniziato una serie di incontri pubblici per spiegare la strategia del partito per giungere alla riunificazione dell’Irlanda utilizzando la politica.
Il presidente del partito Gerry Adams e McGuinness hanno lanciato un duro attacco contro i dissidenti el corso di un incontro nella roccaforte repubblicana di Galbally, nella Contea di Tyrone.
Adams ha detto che i repubblicani dovrebbero concentrarsi su azioni volte ad ottenere l’Irlanda unita.
In un messaggio ai dissidenti, ha aggiunto: “Militarismo, elitarismo ed avventure non sostituiscono la strategie, la tattica, il buon senso”.
Per Adams alcuni dissidenti hanno sposato l’uso della violenza come tattica mentre altri sono mitivati da ego smisurato ed opportunismo, ma tutti quanti sono nella parte del torto.
“Alcuni fanno obiezioni ai commenti dei leader repubblicani e li prendono in maniera negativa”, dice Adams.
“Altri minacciano di assassinarci, oppure attaccano le nostre abitazioni o gli uffici”.
Adams ha aggiunto: “Fatemi chiarire che lo Sinn Fein non intende rinegoziare e abbandonare la nostra lotta ad alcuno di questi elementi”.
I dirigenti shinner hanno ricevuto una standing ovation da oltre 200 persone ed il partito sta pianificando di realizzare anche altri incontri.
All’inizio del mese i dissidenti repubblicani utilizzarono una commemorazione dell’Easter Rising per mandare una velata minaccia contro Martin McGuinness, ma la conferma dell’allarme dichiarato dalla polizia rappresenta un inasprimento della tensione.
Dissident plot to kill Northern Ireland Deputy First Minister Martin McGuinness
Sinn Fein said the Police Service of Northern Ireland (PSNI) told Mr McGuinness that a threat to his life had been made by dissident republicans, who murdered two soldiers and a police officer last month.
In the aftermath of the murders, Mr McGuinness branded the killers traitors to Ireland and today he said the threat against his own life would not deter him from his efforts to build the peace process.
“Over the past 24 hours I have been contacted by the PSNI and told of the existence of a threat to my life. It is believed this threat comes from a so-called dissident grouping,” Mr McGuinness said.
“I have spent my entire adult life engaged in the republican struggle to bring about Irish unity and independence.
“Throughout that time there have been numerous attempts made to silence me and stop me going about my republican work.
“These have come from a variety of British state agencies and their surrogates in the loyalist gangs.
“It now seems that some of these small groups have now taken their place in that company.”
He added: “One thing is for certain: neither I nor Sinn Fein has allowed these sorts of threats to stop us representing our community and driving forward the republican agenda in the past and we will not allow it to deflect us from our work in the future.
“The task of building the peace process and advancing republican and democratic goals is far too important for us to let that happen.”
Sappers Patrick Azimkar, from London, and Mark Quinsey, from Birmingham, were shot dead by the Real IRA outside the Massereene Army base in Antrim, on March 7.
Two days later the Continuity IRA claimed responsibility for the murder of PSNI officer Stephen Carroll in Craigavon, Co Armagh.
One man has been charged over the soldiers’ murders and three have been charged in connection with Pc Carroll’s murder.
In the wake of the killings the main political parties in Northern Ireland united in opposition to the violence.
First Minister Peter Robinson and Mr McGuinness led pledges that the political process would not be derailed by dissident groups who have declared their opposition to the peace process.
Earlier this week Sinn Fein leaders began a series of public meetings to outline the party’s strategy to deliver a united Ireland through the political process.
The party’s president Gerry Adams and Mr McGuinness used a meeting in the republican heartland of Galbally, Co Tyrone, on Wednesday to launch a strongly worded attack on dissidents.
Mr Adams said republicans should focus on policy and actions that would help deliver a united Ireland.
In a message to dissidents, he added: “Militarism, elitism or adventurism is no substitute to strategy, for tactics, for common sense.”
He said some dissidents were wedded to the use of violence as a tactic while others were motivated by ego and opportunism, but he said all were wrong.
“Some take exception to remarks by republican leaders and seize on these in an entirely self-serving and negative way,” he said.
“Others threaten to kill us, or they actually attack our homes or offices.”
He added: “Let me make it clear that Sinn Fein is not going to roll over and surrender our struggle to any of these elements.”
The Sinn Fein leaders were given a standing ovation by the crowd of more than 200 people and the party now plans to address the public at a series of other venues.
Earlier this month dissident republicans used an event commemorating the 1916 Easter Rising to make a veiled threat against Mr McGuinness, but confirmation today of the official warning from police represents a ramping-up of tension.